Secondo i giudici, all’alba del 20 ottobre 2012, dopo una nottata trascorsa in due pub dei Castelli Romani, Roberto Vitale, 42 anni, alla guida della sua auto stava tornando a casa insieme a Diego Luis Guaitoto Murillo, 23 anni, Luca Fiori, 24 anni, e tre minorenni, tra cui due ragazzine. Il gruppo sarebbe però rimasto bloccato a causa della rottura della frizione dell’automobile e si sarebbe incamminato lungo via Conti di Tuscolo. Mentre passava con il suo camion Pulitani, per recarsi a lavoro, Vitale ha scagliato contro il mezzo pesante un accendino o un sasso. Il camionista è tornato indietro, è sceso con in mano una mazza e ha iniziato a discutere con il gruppo di giovani, tutti di Tor Bella Monaca. A quel punto Murillo ha preso un palo in legno dalla vicina recinzione di un parco per bambini e con quel bastone Vitale ha massacrato di botte l’autotrasportatore, colpendolo più volte con violenza alla testa e al torace. Il gruppo si è poi allontanato e, dopo i primi soccorsi prestati alla vittima, è tornato indietro e ha rubato il camion, restando però incagliato in via Cisternuola. Il Tribunale di Velletri, nel 2014, ha condannato Vitale a 16 anni di reclusione, Murillo a un anno e dieci mesi e Ferri, accusato solo del furto, a tre anni. Pene poi ridotte rispettivamente a dieci anni e mezzo di reclusione, un anno e dieci mesi e un anno, e rese ora definitive dalla Cassazione.
Clemente Pistilli