Con l’approssimarsi dell’estate, la crescita incontrollata della vegetazione aumenta il rischio di incendi di aree incolte nonché problemi di ostruzione di fossi e canali atti per il deflusso delle acque, oltre al fatto che l’erba incolta rende i terreni un ambiente favorevole alla proliferazione di insetti ed animali nocivi per la salute e la sicurezza dell’uomo ed aumenta il rischio di incendio lungo le strade comunali e vicinali.
Nel territorio comunale vi sono molte aree, di proprietà privata, i cui possessori non hanno ancora provveduto ad effettuare il taglio delle erbe infestanti. Per questo, nel suo ultimo giorno di mandato, il Sindaco Giuseppina Giovannoli ha firmato l’ordinanza n. 7/2014 con la quale, “vista la situazione di grave e reale pericolo costituita dalla presenza delle erbacce, non solo dal punto di vista sanitario ma anche per la circolazione veicolare”, si è reso necessario “obbligare i proprietari ad assicurare la costante manutenzione dei terreni in stato di abbandono e delle aree libere in stato di degrado al fine di risolvere le problematiche igienico-sanitarie, oltre a prevenire possibili focolai di incendio ed assicurare condizioni di decoro all’intero territorio comunale”. L’ordinanza è stata emessa “al fine di prevenire una situazione di pericolosità per la salute della collettività locale”.
Tante le tipologie di intervento contemplate nell’ordinanza: il taglio dell’erba e la rimozione dei rifiuti nei terreni privati posti frontalmente alle strade comunali, la regolazione delle siepi, il taglio di rovi e rami delle alberature, la pulizia dei fossi interpoderali e dei canali di scolo delle acque meteoriche anche superficiali.
In particolare ai frontisti confinanti con le strade comunali, vicinali ed interpoderali, si chiede di provvedere “allo sfalcio ed alla eliminazione della vegetazione in prossimità di curve ed incroci per garantire la necessaria visibilità stradale; alla pulizia ed all’espurgo dei fossi di scolo e di irrigazione privati in modo da garantire il libero deflusso delle acque; all’espurgo dei fossi sotto i ponticelli”. E’ fatto assoluto divieto di procedere alla pulizia dei fossi attraverso l’incendio della vegetazione;
Infine, tutti i conducenti dei mezzi agricoli, devono “effettuare una accurata pulizia dei mezzi ed attrezzi prima di immettersi su strade comunali, al fine di evitare il deposito di zolle di terreno od altro sulle sedi stradali, che potrebbero essere causa di spiacevoli incidenti”. Il materiale proveniente dallo sfalcio delle erbe o dalla pulitura delle fosse deve essere rimosso contestualmente alla realizzazione dei lavori e consegnato in discarica autorizzata. Per chi non dovesse adempiere entro 15 giorni dalla data di pubblicazione dell’ordinanza, i lavori saranno eseguiti d’ufficio a spese degli inadempienti, “restando ferma l’applicazione delle sanzioni penali e amministrative previste da leggi e regolamenti vigenti”.