Occorre ringraziare – dichiara Marco Frezza, Segretario della FP CGIL – il senso di responsabilità e l’attaccamento al servizio delle educatrici, che sino alla fine hanno resistito nel fortino assediato con in mano le lettere di licenziamento e senza stipendio da due mesi. Il servizio non si è mai interrotto e gli stessi genitori sono stati avvertiti della drammatica situazione solo quando non era più possibile tacere. L’amministrazione è stata di parola, Sindaco in testa, per voler chiudere questa brutta pagina. Adesso manca di recuperare gli stipendi arretrati. Spero – conclude Frezza – che questa vicenda faccia riflettere tutti noi sull’attenzione che occorre mettere nella selezione delle offerte. Ci siamo battuti per anni per spostare l’attenzione sui progetti piuttosto che sulla proposta economica, forse adesso occorre cambiare qualche parametro nei giudizi Non basta a volte uno splendido progetto educativo, se poi i curriculum, la solidità economica e la pratica di lavorare con la P.A. sono insufficienti. Le aziende e le coop.ve che vogliono gestire servizi pubblici, debbono avere la capacità economica di poter pagare gli stipendi, altrimenti a far gli imprenditori con il soldi pubblici siamo ben capaci tutti noi..