Esiti che hanno evidenziato la presenza di acido solfidrico nella vasca di raccolta del percolato. Una sostanza altamente nociva se inalata. ”L’acido solfidrico a elevata concentrazione – scrivono i tecnici nella loro relazione – è caratterizzato da una spiccata tossicità e, in quantità superiore alle 1000 parti per milione, provoca il collasso immediato per soffocamento anche dopo un singolo respiro”. E questi dati sono stati sufficienti affinchè la Procura della Repubblica di Latina disponesse un immediato sequestro della ditta. Da oggi i Comuni dovranno cercare altri posti dove conferire l’umido: non sarà un’impresa facile, visto che Kyklos opera in regime di monopolio.
Il sequestro dello stabilimento di Aprilia è stato chiesto dall’avvocato Angelo Di Silvio, legale della Mira di Orvieto, l’azienda per la quale lavoravano Lisei e Papini. La Mira aveva ottenuto il subappalto del trasporto del percolato nei centri di stoccaggio dalla Eco-Spazio 2000, società di fiducia della Kyklos.