Aumento rilevante in tutte le province, al di sopra della media nazionale. Ma soprattutto a Latina dove la popolazione straniera residente è aumentata nel 2013 del 19,1% per arrivare a 42.821 contati. Con l’aumento degli stranieri residenti in regione, cresce anche il loro peso sul totale della popolazione laziale: rispetto al 2012 la loro incidenza è aumentata di 1,9 punti.
Il trend regionale vede il 52% degli stranieri di sesso femminile anche se nel capoluogo pontino i dati sono un po’ più bassi (48,1%) per i massicci impieghi di immigrati nel bracciantato agricolo.
Volgendo lo sguardo alle aree di provenienza, i dati Istat sui residenti stranieri all’1 gennaio 2012 segnalano la presenza nel Lazio di 209.902 cittadini comunitari (il 43,8% del totale), con una netta prevalenza, ormai consolidata, di romeni (164.163), seguiti da polacchi (17.164) e bulgari (6.145). Per quanto riguarda le altre aree extra-Ue, è quella asiatica a contare più presenze (23,3%), seguita dall’Europa non comunitaria (13,9%), dall’Africa (10,2%), dall’America (8,7%) e in ultimo dall’Oceania (0,1%). Più nello specifico, le collettività più rappresentate in regione, oltre alla romena (al primo posto con il 34,4%), sono, sempre in termini di residenti, i filippini (34mila, il 7,2%), i bengalesi (23mila, 4,9%) e gli albanesi (21mila, 4,4%). Nel Lazio, dopotutto, vivono il 17,6% dei romeni che risiedono in Italia, anche se ad emergere è soprattutto la forte concentrazione in regione di cittadini bangladesi (25,4%) e filippini (24,6%) rispetto al corrispondente numero rilevato nel Paese.
Passando ad esaminare i dati sull’inserimento scolastico, gli studenti di cittadinanza straniera iscritti nelle scuole laziali per l’anno scolastico 2013-2014 sono 77.071.