Nuovo via libera ad “antennopoli” da parte del Tar del Lazio. Per i giudici, negare o concedere autorizzazioni a installare ripetitori soltanto in base a un piano per la localizzazione di tali impianti non va bene. Accolto così il ricorso presentato dalla Vodafone Omnitel e annullato il provvedimento con cui, il 4 giugno scorso, il Comune di Ariccia era tornato a negare alla società la realizzazione di una stazione radio base su un immobile di via Cancelleria, di proprietà della società Magis 71.
Vodafone aveva presentato una dichiarazione di inizio attività, per costruire quel ripetitore, il 3 maggio 2012 e dopo due mesi era arrivato lo stop dagli uffici comunali. A quel punto l’azienda ha presentato all’ente pubblico dell’ulteriore documentazione. Niente da fare. Il 4 giugno scorso il Comune è tornato a negare l’ok all’antenna per cellulari, sostenendo che la zona individuata dalla Vodafone non è tra quelle comprese nel piano per gli impianti radioelettrici, approvato con delibera di consiglio comunale ben undici anni fa, il 28 gennaio 2003. La società telefonica ha impugnato quel provvedimento al Tar del Lazio e i giudici amministrativi, ritenendo che dinieghi generalizzati contrastino con le norme nazionali e che la motivazione alla base dell’atto comunale sarebbe carente, hanno ora annullato lo stop dato alla Vodafone. Il Comune, infine, è stato anche condannato a pagare 1.500 euro di spese di giudizio.