Costava 200 euro a notte e non risolveva nessun problema. La Ztl, nelle modalità in cui era stata installata, è stata tolta. Dal Comune comunicano che la sospensione viene con l’obiettivo di nuove misure da prendere, precisamente «una più funzionale e precisa organizzazione, che tenga conto delle esigenze dei vari soggetti coinvolti e soprattutto dei benefici derivati dalla installazione del sistema di videosorveglianza» spiega Alberto Panzera, delegato del Sindaco alla mobilità ed ai trasporti.
Ma, per adesso, la zona che comprende via Cesare Battisti, via Neghelli e via Lago Ascianghi resta senza Ztl e senza nuove misure di sicurezza. Tra residenti e gestori è braccio di ferro perché si trovano, ovviamente, a tutelare interessi diversi: un sonno sereno e un portafoglio pieno.
COSA CHIEDONO I RESIDENTI
«Noi residenti non abbiamo chiesto la chiusura della Ztl. Abbiamo chiesto la chiusura di quella Ztl». Così Patrizio Cianfoni, presidente del Comitato Residenti Zona Pub, ha spiegato la sua posizione in merito alle nuove misure prese dal Comune: «in quelle condizioni non era possibile stare: chi abitava lì non era munito di pass di riconoscimento per poter parcheggiare la propria macchina: bastava dire alla Protezione Civile ai varchi di essere residente e le sbarre magicamente si aprivano». L’occupazione abusiva di suolo pubblico, più volte denunciata, era all’ordine del giorno e non faceva altro che incrementare il numero di persone in strada che consumavano alcolici ed i litigi si riversavano sugli abitanti del luogo: scritte sui muri, risse, macchine danneggiate, urla fino a tarda notte negli unici giorni feriali. Quello che servirebbe per tutelare gli abitanti della zona pub «sarebbe sì una zona a traffico limitato, ma sul modello di quella di Roma o di centinaia di altre città europee».
COSA CHIEDONO I GESTORI
I più non avrebbero mai immaginato di trovarsi a combattere con tali problematiche. Quando hanno aperto il locale, la via dei pub non era neanche un’idea. L’improvviso flusso di gente degli ultimi anni ha risollevato la questione economica ed ha permesso ai gestori della zona pub di non affondare come l’elevato numero di attività in questo periodo hanno fatto. Per continuare ad essere sulla cresta dell’onda, però, devono difendere con le unghie il proprio lavoro. Per loro la Ztl è sinonimo di clienti, come spiegano il gestore Daniele ed il proprietario Luca: «La zona a traffico limitato crea un luogo di incontro per i giovani che, dopo aver fatto una passeggiata, decidono in quale locale consumare qualcosa, e magari scelgono il nostro pub. Senza Ztl sono favoriti i posti che esistono da anni ed hanno già la loro clientela fissa». Secondo loro basterebbe poco: «con i residenti si potrebbe trovare un punto d’incontro come facciamo noi con alcuni del piano di sopra: una sera che c’è un concerto dal vivo e musica alta chiediamo tolleranza e la mattina dopo offriamo un caffè ed aiutiamo la signora anziana con le buste ad attraversare la strada». La zona a traffico limitato, «dovrebbe conciliare le esigenze di tutti come accade nel resto dell’Europa» dice Alessandro. È utile anche «ad educare le persone, che hanno la malsana abitudine di parcheggiare la macchina, scendere ed entrare nel locale di fronte, a fare una passeggiata» – spiega Jessica -. «Mi dispiace che sia stata tolta senza nemmeno avvisare noi gestori che siamo parte integrante del contesto». «Per quanto la maggior parte dei miei clienti sia giovane, per me era piacevole, soprattutto nel periodo primaverile, vedere passeggiare famiglie e bambini senza il fastidio delle macchine» – continua Daniele, gestore di un altro pub.
UNA LINEA COMUNE: CI VUOLE SICUREZZA
Ztl o no, solo su un punto gestori e residenti sono d’accordo: occorrono interventi da parte del Comune volti ad assicurare la sicurezza nella zona. Telecamere di videosorveglianza e pattuglie delle forze dell’ordine sono la prima cosa per rendere la via dei pub, ormai zona dove si concentra la movida latinense nel weekend, sicura. Questo porterebbe tranquillità agli abitanti, che potrebbero rintracciare gli autori dei purtroppo numerosi atti vandalici, e anche ai gestori che – spiegano – devono provvedere a proprie spese al controllo del loro pub e della zona adiacente. «Per quanto riguarda il locale gestito da me – spiega Gianmarco – la rimozione della Ztl non ha cambiato molto. Anzi: senza di questa i giovani, anziché chiacchierare in strada, scelgono direttamente di entrare nel locale e consumare qualcosa. È assurdo, però, che io ed altri gestori abbiamo dovuto provvedere da soli e a nostre spese alla sicurezza, pagando persone addette alla vigilanza che si occupino di vegliare sulla zona». Andrea, gestore di un altro locale, spiega che vorrebbe sì la reinstallazione della zona a traffico limitato, «ma in un altro modo: con telecamere e pattuglie in grado di tenere sotto controllo la situazione». Che è la stessa cosa che chiedono da tempo ed a gran voce i residenti: «se i controlli non sono costanti ma a “spot”, ci viene in mente che siano solo iniziative propagandistiche. La prima cosa da fare – dichiara Cianfoni, presidente del Comitato Residenti – sarebbe installare telecamere di sicurezza in modo che coloro che trasgrediscono alle regole (dallo spazio abusivo dei gestori alle risse in strada dei frequentatori) siano immortalati e non possano declinare le proprie responsabilità».
29/01/2014