Entra nel vivo il maxi-processo a Manlio Cerroni per quanto riguarda l’affaire rifiuti sul territorio pontino. Ieri è stato ascoltato in aula come testimone chiave Fabio Altissimi, titolare della RiDa Ambiente, massimo accusatore di Cerroni. Al centro della testimonianza anche la delibera di Giunta del 2010 con la quale era stato permesso ai comuni di Anzio e Nettuno di “scaricare” i rifiuti nella discarica di Borgo Montello, di proprietà di Cerroni, fuori dalla Ato di competenza, e non in quella della RiDa ad Aprilia nonostante “Avessimo la tariffa più vantaggiosa” ha testimoniato Altissimi.
Le dichiarazioni hanno riguardato anche l’iter burocratico che ha portato alla creazione della RiDa Ambiente e le difficoltà incontrate in questo percorso, tirando in ballo anche l’ex dirigente della regione Lazio Luca Fegatelli, che lo vede sempre più isolato da un sistema che puntava a mantenere il suo regime di monopolio che faceva capo proprio a Cerroni. A colpire anche il racconto dell’emergenza rifiuti in Campania dove Altissimi sarebbero stato “invitato” a pagare per entrare nel giro. L’interrogatorio di Altissimi da parte del pm Galanti proseguirà nell’udienza del prossimo 23 giugno in cui sono attese altre importanti e cruciali dichiarazioni.
