“Da domani ce lo scriviamo: vietato l’ingresso ai ragni e ai visigoti. Oh! E mi hanno rotto le scatole ‘sti visigoti”. Così Roberto Benigni commentava nel film premio Oscar “La vita è bella” la decisione di alcuni commercianti di vietare l’ingresso nei negozi agli ebrei. Che c’entra? La storia più o meno è simile, perché il Sindaco di Ardea Luca Di Fiori ha deciso di vietare ai negozi del territorio la vendita dei sacchi neri per la spazzatura. Il Sindaco si sarà rotto le scatole dei sacchi neri. Viola sì, verdi pure ma neri proprio No.
Il sindaco di Ardea Luca Di Fiori ha escogitato questa soluzione per rendere la raccolta dei rifiuti più “trasparente”. Tutti i negozi del territorio non potranno più vendere sacchi neri di qualsiasi misura e non si potranno più depositare i rifiuti in sacchi neri “o comunque non trasparenti”. L’ordinanza nasce per fare in modo che la raccolta porta a porta sia fatta in sacchi che permettano all’operatore di vedere se la selezione dei rifiuti sia stata condotta correttamente. E chi sgarra rischia davvero grosso. La vendita dei sacchi neri ad Ardea prevede una sanzione amministrativa da 2.500 a 25mila euro mentre per l’esposizione dei sacchi sarà applicata una sanzione dai 25 euro ai 500. «Da lungo tempo abbiamo sempre detto ai cittadini di fare la raccolta porta a porta con sacchi trasparenti – ha spiegato il sindaco di Ardea Luca Di Fiori – Ora ci troviamo costretti a firmare un’ordinanza per fare in modo di evitare che tutto (dall’organico al cartone, al vetro, alla plastica), possa andare a finire nell’indifferenziato. Per colpa di incivili ci trovavamo a pagare tutti. In questo modo si vedrà chi vuole far bene la raccolta e chi no». Ma siamo sicuri che questa cosa legalmente si possa fare? Fa riflettere che un’amministrazione che da due mesi non riesce ad approvare il rendiconto 2014, con una mozione di sfiducia pendente e una diffida del Prefetto scaduta il 4 giugno scorso, abbia tempo di bandire dal suo territorio i sacchi neri. E’ questa la soluzione ai problemi di Ardea?
