Il centro sociale polivalente di Borgo Isonzo è stato smantellato dagli stessi soci. Tutto è iniziato – secondo quanto dichiarato dai protagonisti della vicenda – da una segnalazione anonima e sette anni di silenzi del Comune. «Qualche giorno fa il presidente, il vice presidente ed alcuni altri soci del Centro Sociale di Borgo Isonzo, hanno smantellamento la costruzione amovibile della sede che permetteva a tutti gli utenti iscritti di incontrarsi e passare il tempo insieme frequentando le tante attività promosse dal centro». A spiegare quanto accaduto sono proprio alcuni soci: «Prima di chiudere questa veranda, 7 anni fa, Emilio, il nostro vecchio presidente in carica, ha mandato una richiesta al Comune, regolarmente protocollata, in cui chiedeva di poter chiudere, con delle pareti rimovibili, la tettoia in legno. Dopo diversi mesi, non ricevendo risposta alcuna, tenendo conto del consenso tacito ricevuto, si impegnò a dare un posto, anche durante l’inverno, agli iscritti del centro, per poter svolgere le varie attività ludico-motorie.
Poi una mattina “qualcuno” ha deciso che questa non era una cosa giusta ed ha ben pensato di rivolgersi alla polizia municipale per un esposto per abusivismo. Dal Comune sono arrivate notizie continuamente discordanti, prima “sì, è tutto a posto, il tacito consenso è un’autorizzazione a tutti gli effetti”, poi “sì, sarebbe tutto a posto se aveste allegato anche un progetto”, poi, “ma no, per i beni comunali non occorre nessun progetto”. E così si è deciso per la scelta più veloce, che poi è anche quella più dolorosa».
Borgo Isonzo, via allo smantellamento
Una segnalazione anonima e 7 anni di silenzi segnano la fine del centro sociale
22/06/2015