Detto fatto: la proroga per i contratti dei lavoratori a tempo determinato del Comune di Pomezia è stata ritirata con una determina di questa mattina. Tutto da rifare per i precari vincitori di concorso, che con l’atto dirigenziale del 4 giugno scorso avevano visto all’orizzonte la possibilità che il loro contratto venisse stabilizzato, alla luce del parere della Funzione Pubblica.
La dirigente al personale, Carla Mariani, nel ritirare il provvedimento che procedeva alla proroga dei contratti, in scadenza il 30 giugno prossimo, richiama la ormai famosa lettera inviata in Comune da tre avvocati, dopo un’assemblea indetta dal sindacato di Polizia locale DiCCAP. In essa i legali, scrive la dirigente, preso atto della determina dirigenziale n. 153 dell’11/6/2015 nonché della delibera di giunta n. 2015/161, hanno annunciato di fare “espressa riserva di impugnazione dinanzi alle competente autorità giudiziaria anche per i profili relativi alla stipula di nuovi contratti”.
Una frase confermata dagli stessi avvocati, che però la hanno definita «una semplice cautela procedurale, di mero stile», e che la loro richiesta era semplicemente quella di poter visionare il contenuto del contratto. Questo perché alcuni dei precari che lo avrebbero dovuto firmare sono stati assistiti in giudizio, contro il Comune di Pomezia, proprio dai tre professionisti citati nella determina.
“A seguito della nuova posizione assunta dai legali sopra citati nonché dalla sigla sindacale DICCAP – continua, comunque, la determina di revoca della dirigente – può dirsi venuto meno il consenso esplicitato in sede sindacale e dunque è radicalmente mutata la situazione di fatto ivi compreso il manifestato proposito di impugnazione degli atti amministrativi adottati e, conseguentemente, quelli in corso di adozione; mutamento, quest’ultimo, della situazione di fatto assolutamente non previsto né prevedibile al momento dell’adozione della determinazione 153/DIR1 dell’11.06.2015 scaturita dall’accordo, reso in data 8.05.2015”.