La Polizia di Stato è intervenuta nella giornata di ieri presso un esercizio commerciale di latticini e generi alimentari dove era in programma l’esecuzione forzata per il rilascio dell’immobile emessa dal Tribunale di Latina. La nota attività commerciale, già presente sul territorio da diversi anni è gestita da C.S. di anni 54 originario della provincia di Napoli. Alla presenza dell’Ufficiale giudiziario, che dava inizio alla relativa procedura di esecuzione, l’esecutato ha tentato di ottenere una proroga che gli consentisse di beneficiare degli incassi legati alla stagione estiva. Gli Agenti presenti si hanno però notato che il titolare, visibilmente agitato, cercava a più riprese di avvicinarsi alla cassetta dei contatori. Incuriositi dall’atteggiamento intrapreso dal commerciante, i pubblici ufficiali hanno potuto accertare che staccando l’erogazione della fornitura di energia elettrica i frigoriferi e tutti gli apparati elettrici del negozio venivano comunque alimentati. Hanno richiesto dunque un accertamento più approfondito ed urgente che nell’immediatezza è stato eseguito da operatori ENEL specializzati nel contrasto alle frodi, appositamente fatti giungere sul posto. Ad esito degli accertamenti è emerso che l’attività commerciale da oltre un anno era sprovvista di contratto di fornitura di energia elettrica e che l’impianto elettrico del negozio era stato collegato, abusivamente e illecitamente, direttamente ai cavi dell’alta tensione esponendo anche a gravi rischi per la sicurezza l’intera palazzina. A questo punto, stante la gravità dei fatti riscontrati, gli Agenti hanno verificato anche le altre forniture, riscontrando analoghi illeciti anche per la fornitura di acqua potabile. Con l’ausilio di personale tecnico di “Acqualatina”, è stato appurato che l’attività commerciale era sprovvista di contratto da oltre 6 mesi, cessata per morosità con conseguente apposizione di sigilli al contatore e apposizione di tappi di chiusura. Si è accertato che il furto in questo caso avveniva, grazie a dei collegamenti che bypassavano il contatore sigillato, assicurando l’afflusso di acqua alle tubature del negozio. Per i fatti riscontrati C.S. è stato deferito all’A.G. per i reati di furto aggravato e continuato e al contempo spossessato definitivamente dell’immobile.
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