Sequestrato il 24 Twentyfour Beach. Proprio ieri mattina personale dell’ufficio antiabusivismo del comune di Latina accompagnato dal personale del Corpo Forestale dello Stato e della Capitaneria di Porto di Latina ha proceduto ad apporre i sigilli all’area dove stava sorgendo il locale di pubblico spettacolo a carattere temporaneo e dove erano state installate strutture amovibili e di facile rimozione. Secondo il servizio antiabusivismo del comune che ha provveduto a sequestrare l’area tutte le opere realizzate dovevano essere accompagnate da permesso a costruire.
“Appare a nostro avviso spropositato e fuori luogo il sequestro operato – spiega Rino Polverino titolare del 24 Beach – proprio perché nessuna opera a carattere definitivo è stata realizzata sull’area. Tutto quello che si è provveduto a realizzare – dice ancora Polverino – aveva già ottenuto autorizzazione paesaggistica dal servizio ambiente e territorio sempre del comune di Latina e nei prossimi giorni si doveva tenere la riunione del SUAP per il rilascio dell’autorizzazione a carattere temporaneo per lo svolgimento di attività di spettacolo fino alla fine dell’estate”.
“Ci sono precedenti illustri nel nostro comune di attività temporanee tutte regolarmente autorizzate e sulle quali è chiaro che il parere del servizio edilizia privata non doveva essere rilasciato, ne tantomeno richiesto – Spiega ancora Polverino – Proprio nei giorni scorsi si è tenuta al mare di Latina la manifestazione sport estate, si tengono nei borghi le feste patronali anche per trenta giorni, le feste ai giardini pubblici e in piazza del Popolo che hanno installato ed installano analoghe strutture alle nostre.
Ci opporremo al sequestro dimostrando che tutto quello che è stato realizzato non ha strutture fisse ed infisse a terra e alla fine dell’estate l’area sarà completamente sgomberata e ripulita da tutte le strutture per le quali abbiamo richiesto autorizzazione e che, lo ripetiamo, hanno carattere di temporaneità e di facile rimozione.
Poi per finire credo sia necessaria una riflessione – conclude Polverino – Abbiamo fatto investimenti importanti, eravamo pronti a dare lavoro a tanti giovani e soprattutto avevamo inviato al comune le nostre richieste per l’autorizzazione a carattere temporaneo. Volevamo contribuire allo sviluppo della marina di Latina nello spirito intrapreso anche dalla politica e dalle scelte dell’amministrazione comunale. Ci rendiamo conto che se da una parte qualcuno vuole dare nuova linfa al litorale altri tentano di fermare gli investimenti e lo sviluppo”.