Terracina, Frascati, Anagni e Viterbo. Le quatto città del Lazio che si erano candidate a diventare Capitale della Cultura 2016 e 2017 sono state scartate. Le dieci finaliste sono: Scelte Aquileia, Como, Ercolano, Mantova, Parma, Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto e Terni.
«Come Amministrazione Comunale di un comune Laziale siamo rammaricati che nessuna città della nostra Regione sia potuta entrare nella short list del Mibac e avere così la possibilità di concorrere all’assegnazione finale del riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura per il 2016 e per il 2017 – dichiara la Consigliera delegata alla Cultura e al Turismo Francesca Neroni -. Un tale riconoscimento per una città laziale sarebbe stato importante sul piano del rilancio del turismo regionale. Ad ogni modo come Amministrazione Comunale ci faremo trovare di nuovo pronti quando uscirà il nuovo bando per presentare Frascati e il suo territorio e le sue peculiarità come Capitale Italiana della Cultura».
Alle due città vincitrici verrà assegnato un contributo di un milione di euro e l’esclusione delle risorse investite nella realizzazione del progetto dal vincolo del patto di stabilità. Il titolo è stato istituito dalla legge Art Bonus sulla scia della vasta e consapevole partecipazione di diverse realtà italiane al processo di selezione per individuare la Capitale europea della cultura 2019, una competizione che ha visto la mobilitazione di notevoli energie nella produzione di forti progettualità per lo sviluppo del territorio incentrato sul patrimonio culturale. La giuria ha esaminato i dossier di candidatura delle 24 città che hanno presentato domanda, valutandone i caratteri innovativi, la qualità, la fattibilità e la sostenibilità a lungo termine.