La Polizia di Stato ha effettuato in queste ore una delle più rilevanti confische operate in Italia. È stato infatti confiscato l’impero costruito da Fabrizio Perrozzi, classe 1957, di Cisterna di Latina, già condannato per evasione miliardaria e responsabile di svariati reati. Il suo nome, infatti, è noto alle cronache perché «a cominciare dagli anni ’90 – spiega la Polizia di Stato – fu condannato per truffa e, diverse volte, indagato per dichiarazioni fraudolente mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, violazioni norme per altre imposte dirette e indirette. Condannato nel 2010 per associazione per delinquere, false dichiarazione mediante uso ed emissioni di fattura per operazioni inesistenti, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. L’ultima denuncia a suo carico è del novembre 2011 sempre per reati afferenti la disciplina del fallimento e bancarotta fraudolenta, per aver causato, con dolo o per effetto di operazioni dolose, il fallimento di una società. Nel dicembre 2012 ha usufruito anche della prescrizione per dei reati finanziari commessi nel 2008».
«Le approfondite indagini patrimoniali – continuano i poliziotti – hanno evidenziato l’esistenza di concreti e specifici indizi dai quali si desume che l’imprenditore e la sua famiglia, anche attraverso le varie società a loro intestate, vivono con i proventi derivanti da attività delittuose. L’asse immobiliare e finanziario accumulato, non solo nel sud pontino ma anche in altre città del nord italia, è in evidente sproporzione con le disponibilità dirette e indirette dichiarate al fisco e ammonta a circa 150 milioni di euro». Quello che è stato definito “impero” accumulato nel corso del tempo, è stato ora sequestrato. Nella motivazione del provvedimento i giudici hanno evidenziato che «le approfondite indagini svolte, la documentazione allegata e gli argomenti illustrati sono utili indicatori della sussistenza del requisito della pericolosità come richiesto dalla normativa di riferimento».
«Con questa operazione – conclude la Polizia di Stato – il Questore di Latina ha inferto un durissimo colpo alla criminalità più alta e professionalizzata che si intrufola nei meandri della società in modo subdolo nel tentativo di portare a termine i propri traffici illeciti con manovre finanziarie illegali per aggirare le leggi e le istituzioni».