Si dovrebbe discutere domani, 2 luglio, a mezzogiorno la mozione di sfiducia al Sindaco di Ardea Luca Di Fiori presentata da sette consiglieri comunali. Il condizionale è d’obbligo perché da mesi non si riesce a fare un consiglio ad Ardea con un inizio e una fine. Anche nella seduta del 30 giugno è mancato il numero legale dopo un balletto di entrate ed uscite di consiglieri dall’aula. Uno spettacolo davvero degradante per tutti i presenti, visto che sul piatto c’erano importanti delibere, tra cui l’esternalizzazione della pubblica illuminazione. A far mancare il numero legale inizialmente è stata Forza Italia, ma non è stato chiarissimo neanche l’atteggiamento dell’opposizione. Viste le premesse, non è scontato che anche domani mancherà il numero legale.
Nel frattempo è però stata presentata un’altra mozione di sfiducia, stavolta diretta al Presidente del Consiglio Comunale Fabrizio Acquarelli.
Sotto accusa, il comportamento di Acquarelli nel corso del Consiglio comunale di Ardea del 18 giugno per “gravi e reiterati comportamenti pregiudizievoli per la funzionalità ed efficacia dei lavori del consiglio comunale nel corso della quale è stato approvato il Rendiconto di gestione 2014”. “I Consiglieri comunali firmatari della Mozione di sfiducia – scrivono – ritengono che la Delibera sia giunta al termine di un excursus quanto meno discutibile e con una votazione finale invalidabile per mancanza di scrutatori”. Inoltre, “la conta dei voti è stata caotica ed in spregio alle Leggi o Regolamenti vigenti”.
La mozione è firmata da Antonino Abate, Mauro Giordani, Cristina Capraro, Giancarlo Rossi, Umberto Tantari, Stefano Ludovici e Luca Fanco, ormai da considerarsi parte integrante della minoranza.