Fino al 31 agosto …arrivederci Latina!, nuova personale di Valerio Libralato, a cura di Fabio D’Achille.
L’artista ha già esposto con MAD in diverse occasioni: con la personale Equilibrio in movimento (2011), dedicata a temi ripresi dal mondo circense; con l’estemporanea al foyer del Teatro di Latina “Gabriele D’Annunzio” (2012), con Volti Stravolti per la Rassegna MAD on Paper (dicembre 2014). “Con …arrivederci Latina! il Maestro acquarellista Valerio Libralato, dallo stile inconfondibile, uno degli artisti più rilevanti del territorio, presenta un’antologica dei suoi acquerelli, dai più datati ai più recenti, per salutare la sua città prima del trasferimento a Fabriano, dove l’acquerello gode di una lunga tradizione che continua a svilupparsi ancora oggi attraverso rassegne, riconoscimenti, premi ed eventi a tema. E proprio a Fabriano, un anno fa, Valerio è stato invitato a “Marche d’acqua”, esposizione dove confluiscono artisti provenienti da tutto il mondo.
La diversità stilistica e tematica delle opere esposte trova un denominatore comune nella passione per l’elemento Acqua nel suo perenne movimento generatore di vita. L’amore per l’acqua si manifesta in Valerio sin da bambino, quando era solito giocare con i rivoli idrici tracciando con le dita lievissimi segni, come se dandogli un contorno potesse controllarli, finché non prendeva vita il disegno che aveva immaginato. Progressivamente questa necessità di “controllo” è entrata in sodalizio con un approccio più gestuale sì ma anche più rispettoso nei confronti dell’opera: ed ecco comparire macchie di colore nate dal caso che conferiscono al lavoro carattere autonomo; la mano dell’artefice guida e si lascia guidare dal colore, dal dinamismo dell’acqua. Per questo Valerio predilige l’acquerello, perché è una tecnica che lo fa sentire libero, in cui la creazione prende vita dalla collaborazione tra l’intervento dell’artista e l’autonomia cromatica; uno schizzo di colore che può cadere per caso sul foglio viene a completare l’opera, senza che l’artista l’avesse saputo o deciso. Questo sodalizio, che è fondamento della poetica di Libralato, è perfettamente espresso da L’uomo acqua, dove il profilo lievemente delineato di un uomo sembra fondersi con il mare e con il cielo, senza alcun elemento dominante, poiché il soggetto è una compenetrazione tra l’essere umano, l’oceano e la volta celeste, quasi fossero un’unica entità. Info 393.3242424. Ingresso libero.