È stato pubblicato oggi il nuovo bando della Prefettura atto a siglare un accordo quadro con vari “soggetti economici” (società, associazioni e cooperative) per l’assistenza ai richiedenti asilo nel territorio di Roma e provincia. “Il nuovo avviso – ha commentato la Prefettura – si è reso necessario in considerazione del fatto che la precedente procedura, indetta nel febbraio 2015, non ha consentito di soddisfare integralmente il fabbisogno di posti necessario”.
Sono 1200 i posti totali da trovare, 600 nel territorio di Roma e i restanti 600 da ripartire nei vari Comuni della provincia. Tornano in ballo Albano Laziale, Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Colonna, Frascati, Genzano, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Monte Porzio Catone, Monte Compatri, Nemi, Rocca di Papa, Rocca Priora, Velletri.
Oltre 5 milioni di euro, ripartiti in parti uguali tra Capitale e provincia, l’importo presunto dell’appalto. Iva esclusa. “In esito alla predetta procedura – si legge sul bando, in riferimento all’accordo quadro del febbraio scorso – alcuni lotti sono risultati deserti mentre per altri lotti i posti offerti, ritenuti idonei, sono stati inferiori alle aspettative e pertanto si rende necessario procedere, con urgenza, a un ulteriore bando di gara”. L’accordo dovrebbe coprire il periodo che va dal 1 settembre al 31 dicembre del 2015.
«È stato ridotto da un anno a sei mesi il periodo minimo di esperienza nel settore richiesto ai soggetti che desiderano partecipare alla procedura – ha commentato la Prefettura – estendendo al contempo la possibilità di concorrere anche a operatori attivi nell’accoglienza residenziale o nei servizi di orientamento e sostegno in favore di richiedenti e beneficiari di protezione internazionale. Infine, preme sottolineare che gli immobili individuati dai soggetti che intendono partecipare alla gara dovranno rispettare la normativa vigente in materia residenziale, sanitaria, di sicurezza antincendio e antinfortunistica e che la Prefettura, in seguito alla verifica dell’idoneità dei locali, non procederà a stipulare alcun contratto qualora siano riscontrate irregolarità nelle strutture proposte».