Non subisce battute d’arresto l’incessante attività messa in campo dalla Polizia di Stato della Questura di Latina tesa a stanare qualsiasi forma d’illegalità, che in maniera più o meno sotterranea tenta di radicarsi sul territorio.
È passato poco più di un mese da quando sono stati esplosi alcuni colpi di pistola davanti all’abitazione di una famiglia di origine romena che risiede a Latina Scalo. Un atto d’intimidazione che sembra avvolto nel mistero ma che è stato risolto in poche settimane. Questo pomeriggio infatti è stato arrestato Gianfranco Simeone classe 76 di Latina, già noto alle forze dell’ordine, per reati in materia di stupefacenti. Il 27 maggio scorso un ragazzo rumeno appena maggiorenne urta con la propria bicicletta il figlio minore di Simeone. “Questi ritiene che sia un’offesa da vendicare e manda un ragazzo che dice di chiamarsi Marco presso la famiglia del giovane a chiedere di lui – si legge nella nota stampa della Questura –. La madre presente in casa risponde che il figlio è fuori. A questo punto Simeone decide di andare in prima persona e dopo dieci minuti bussa di nuovo all’abitazione delle ignare vittime. A questo punto la signora insospettita ed impaurita si affaccia alla finestra ripetendo che il figlio non è in casa, ma per tutta risposta lo sente urlare «Tu non sai chi sono io». Appena il tempo di ritrarsi che Simeone spara quattro colpi di pistola, tre colpiscono la porta d’ingresso ed uno il muro del bagno”. “L’attività investigativa e gli accertamenti tecnici immediatamente disposti hanno consentito di acquisire elementi certi circa la colpevolezza dell’autore dell’atto criminoso – si legge ancora –. Anche un testimone ha riconosciuto Simeone come l’autore del fatto, benché questi abbia tentato di malcelare la sua colpevolezza. Il 39enne è stato arrestato nel primo pomeriggio odierno con l’accusa di tentato omicidio e porto abusivo di arma”.