Quanti hanno una casa in riva al mare rischiano di perderla. Se l’immobile è stato costruito su un’area demaniale in concessione il pericolo è concreto. Le nuove norme europee non consentono deroghe: alla scadenza le concessioni demaniali marittime devono andare a gara. E se la gara viene persa a finire perse sono anche le case. Questo quanto emerge a margine di una serie di contenziosi avviati da alcune cooperative e alcuni privati che, su aree in passato avute in concessione al Lido dei Pini, nel corso degli anni hanno realizzato cottage o villini.
Due anni fa, quando i titolari di quelle concessioni ne hanno chiesto il rinnovo si sono sentiti rispondere dal Comune di Anzio che dovevano partecipare a una gara. E se avessero perso? Addio suolo in concessione e di conseguenza addio immobili costruiti su quelle aree. Tre cittadini, proprietari di altrettanti cottage, e le cooperative edilizia Stella Marina, Cavallo Marino, Vespucci, La Spiaggia, Villaggio al Mare e la società Anzio Labor hanno fatto ricorso. Alla luce del caos in materia, frutto di una serie di leggi che si sono stratificate, i giudici amministrativi del Lazio hanno congelato i provvedimenti. Arrivato però il momento di decidere sul merito della vicenda, il Tar ha ora stabilito che per le concessioni relative ad aree demaniali su cui sono stati costruiti immobili ad uso privato non sono possibili proroghe automatiche. Gli stessi giudici hanno però deciso, ritenendo competente in materia la Regione, di annullare tutti gli atti sulla gara fatti dal Comune di Anzio. Per ora dunque i proprietari di cottage e villini possono stare tranquilli. Ma quando la Regione bandirà la gara il rischio che perdano le loro proprietà è concreto. Quante sono le case in ballo? Guardando solo ai contenziosi avviati al Tar per la zona del Lido dei Pini, oltre cento.