I roghi tossici al campo rom La Barbuta sono una piaga. Hanno creato problemi anche al traffico aereo del vicino scalo di Ciampino e, secondo i grillini, vi è anche il rischio che attorno a quella struttura ruoti un traffico illecito di rifiuti. Per tali ragioni, considerando anche che campi del genere sono stati messi al bando dall’Unione europea, perché ritenuti spazi di isolamento che rappresentano una grave forma di discriminazione nei confronti dei nomadi, otto senatori hanno chiesto l’intervento dei Ministri dell’interno, Angelino Alfano, della salute, Beatrice Lorenzin, e dell’ambiente, Gian Luca Galletti.
A presentare un’interrogazione sul campo rom di Ciampino è stata la senatrice pentastellata Elena Fattori, insieme ad altri sette colleghi. «All’interno del campo – hanno sostenuto i parlamentari del Movimento 5 Stelle – sono spesso visibili alte colonne di fumo nero riconducibili, con ogni probabilità, a combustione di rifiuti e in particolare di pneumatici o derivati dalla gomma. La convivenza civica con i cittadini residenti nelle zone limitrofe al campo La Barbuta è spesso complessa, e complicata anche la situazione ambientale e quella sanitaria». E ancora: «A seguito dell’attuazione del piano nomadi, presso il campo La Barbuta sono stati trasferiti gli abitanti dei campi rom di Tor de’ Cenci e del Baiardo, per un totale di circa 650 persone rispetto alle 470 già residenti». I grillini hanno così chiesto ai tre ministri di verificare la situazione, di ripristinare le “condizioni sociali, ambientali e sanitarie nella zona” e informazioni sulla provenienza e la tipologia dei rifiuti bruciati nei campi rom.