Mercoledì 15 luglio la scrittrice e giornalista Angela Iantosca sarà ospite della festa di Borgo Piave a Latina per presentare il suo libro “BAMBINI A META’ – I FIGLI DELLA ‘NDRANGHETA”, edito da Perrone editore.
Appuntamento con la scrittrice Angela Iantosca e Assunta Gneo alle ore 19,30 presso la Parrocchia di San Benedetto.
La seconda opera della giornalista di Latina è il primo saggio mai scritto che affronta il tema dei minori di ‘ndrangheta, attraverso le carte, gli incontri diretti, le parole dei pm, dei giudici, degli psicologi e di chi, ogni giorno, si fa carico della responsabilità di far conoscere loro un mondo diverso da quello nel quale sono costretti a crescere. La prefazione è del Professor Enzo Ciconte (Scrittore, docente presso l’Università Roma Tre e l’Università de L’Aquila, già Consulente della Commissione Parlamentare antimafia). Le operazioni giudiziarie, gli arresti, le confische dei beni condotte in Calabria sono state operazioni di enorme importanza: hanno portato alla disarticolazione della rete e, spesso, alla decimazione delle gerarchie criminali. Ma in che misura questi arresti hanno inciso su un tipo di organizzazione che si fonda sulla famiglia?
Come fermare il ricambio generazionale su cui conta la ’ndrangheta? Da questa considerazione prende le mosse il libro della giornalista Angela Iantosca, che si addentra in un terreno poco esplorato e racconta le storie dei bambini e delle bambine che nascono con un destino già stabilito, al quale difficilmente possono opporsi.
Crescere nella violenza innesca dinamiche dalle quali è difficile uscire: disagio sociale, rigidità, difficoltà di proiettarsi nel futuro, difficoltà di riflettere su se stessi, difficoltà di cambiare idea, poca elasticità mentale, scarsa fiducia in se stessi, depressione. C’è un modo per intervenire? “Bambini a metà – i figli della ’ndangheta” esplora con sguardo attento e profondo le storie dei ragazzi che hanno avuto la possibilità di allontanarsi dal mondo nero della criminalità organizzata e non tornare più indietro. L’autrice si è avvalsa del supporto del materiale fornito in esclusiva dal Tribunale per i Minori di Reggio Calabria, che da alcuni anni si batte per provare a salvare questi bambini. Il Tribunale per i Minori di Reggio, infatti, ha dato vita ad un protocollo, dal titolo “Liberi di scegliere”, che propone di sottrarre i minori alle famiglie – laddove viene dimostrata la pericolosità del contesto – con modalità differenti a seconda della situazione nella quale si trovano. L’obiettivo è quello di metterli in contatto con realtà differenti rispetto a quelle nelle quali stanno vivendo.