Si attendono nuovi e pesanti sviluppi nell’indagine sul presunto mercato di voti in cambio di posti di lavoro nella municipalizzata Volsca Ambiente e Servizi: anche qualche altra società del Comune di Albano sarebbe coinvolta nella bufera giudiziaria in corso. Lo si apprende da fonti investigative. I personaggi coinvolti (finora) sarebbero almeno quattro o cinque, tutti politici di Albano, membri della precedente amministrazione comunale e confermati alle comunali dello scorso maggio.
L’inchiesta, in particolare, riguarderebbe direttamente una lista civica a sostegno della coalizione di centro – sinistra.
Tra i luoghi perquisiti nelle ore scorse, vi sarebbe anche l’abitazione di un notabile della città castellana, ex consigliere con delega del sindaco Marini, appena rieletto. Fulmineo e intenso è stato il lavoro degli inquirenti che in pochi giorni hanno raccolto una notevole mole di materiale investigativo. Sotto osservazione sarebbero finite circa 1.300 intercettazioni nelle scorse settimane, da parte dei Carabinieri di Castel Gandolfo. Da notare come le indagini siano condotte dal nucleo investigativo di una città diversa da quella in cui sarebbero avvenuti i presunti reati. Oltre alle intercettazioni telefoniche, gli inquirenti hanno anche effettuato parecchie intercettazioni ambientali ed acquisito vari documenti.
L’operazione scattata stamattina ha preso le mosse su impulso di alcuni esposti, anche da parte di ex consiglieri comunali, e presumibilmente avranno risvolti nei prossimi giorni. Recentemente il giudice per le indagini preliminari, Alessandra Ilari, aveva negato l’archiviazione del “caso Albafor – Formalba”: a primavera ha chiesto al pubblico ministero Giuseppe Travaglini un supplemento d’indagine su una sessantina di presunte assunzioni clientelari nell’ente formativo scolastico del Comune di Albano, ente ora in gravissime condizioni economico – finanziarie, tanto da non riuscire più a pagare vari mesi di sipendio ai propri lavoratori. La lente della Procura di Velletri si è posata proprio su certe presunte sospette assunzioni che avrebbero favorito amici, parenti e collaboratori di vari politici comunali, passati e presenti. In particolare, nel mirino dei magistrati, sarebbe finito un debito di circa 6 milioni di euro. Debito sui cui la Magistratura veliterna avanza grossi dubbi di legittimità. I due ex sindaci, Nicola Marini, e il suo predecessore Marco Mattei, avrebbero, in tempi diversi, “adottato in violazione della legge – scrive a febbraio scorso il PM Giuseppe Travaglini – atti illegittimi al fine di favorire la società Albafor… creando debito per il bilancio comunale di Albano per circa 4 milioni di euro”.
E il GIP Ilari, chiedendo di approfondire le indagini, sottolinea: “Se pure fosse vero – scrive il magistrato rispetto al Sindaco Marini – che la garanzia offerta dal sindaco per 4milioni e 600mila euro avesse evitato dei licenziamenti, tanto non implicherebbe il perseguimento di un interesse generale, al più quello dei singoli che hanno evitato il licenziamento». E, conclude la magistrata: «Dunque è necessario […] accertare chi siano i docenti e gli impiegati e quali rapporti i medesimi eventualmente abbiano con gli indagati o comunque con gli amministratori di Albano». La dottoressa Ilari ha iscritto nel registro degli indagati diversi personaggi poltici di Albano. Ora altri personaggi potrebbero finire nel registo degli indagati, con la nuova inchiesta sul presunto voto di scambio in virtù del quale, secondo i Carabinieri, “avrebbero fatto assumere circa 40 persone residenti nel comune di Albano Laziale (le quali figurano direttamente e/o vantano parentele strette con altrettanti candidati nelle liste che sostenevano il sindaco uscente poi rieletto) presso la società Volsca Ambiente e Servizi spa, interamente partecipata dai comuni di Albano Laziale, Velletri, Lariano ed Anzio, al fine di ottenerne il sostegno per la competizione elettorale relativa al rinnovo della giunta comunale. I voti in questione – sottolineano i militari dell’Arma – avrebbero fatto la differenza, condizionando l’esito del ballottaggio”.