Ad oggi molti enti locali si sono adeguati al Regolamento per la semplificazione e il riordino del Suap, vedi Pomezia che nel merito fa scuola; altri stentano ad applicare le norme previste creando un danno alla localizzazione di nuove imprese e al servizio dato a quelle esistenti. «Attualmente il Suap comunale offre agli operatori economici locali un servizio blando – afferma Cepollaro per il quale attraverso la riorganizzazione dello Sportello sulle basi descritte dal DPR «il Comune di Latina può fare un vero e proprio salto di qualità, la riorganizzazione rappresenterebbe un passaggio significativo propedeutico anche rispetto alle importanti scelte che la Regione Lazio si appresta a fare. Si tratta di innovazioni basate sul potenziamento tecnologico – aggiunge il giovane esponente democratico – ma anche sul finanziamento delle attività di sportello nelle sue dimensioni informative e informatiche a partire dalla totale eliminazione del materiale cartaceo e dall’introduzione dell’invio online di documenti e richieste attraverso modalità telematiche di comunicazione e trasferimento dati tra tutti soggetti coinvolti nel procedimento. Un lavoro profondo da affrontare, di metodo e di merito, sul quale è fondamentale non solo il ruolo degli addetti al servizio ma anche l’effettiva corrispondenza con tutti gli uffici chiamati a rispondere alle domande delle imprese».
In un contesto di profonda innovazione della macchina amministrativa e organizzativa anche il Comune di Latina deve attrezzarsi per non perdere le possibilità previste dai Fondi Comunitari 2014-2010. «Nello specifico – sottolinea Cepollaro – Latina deve saper agganciare il progetto “Con l’Europa il Lazio cambia e riparte – 45 progetti per lo sviluppo, il lavoro e la coesione sociale” con cui la Regione manifesta la volontà di creare un unico Suap con un solo sistema informatico, un’unica modulistica e un’offerta completa per tutti i Comuni del Lazio così da rendere le procedure omogenee su tutto il territorio regionale, in un’ottica di semplificazione amministrativa e riduzione degli oneri a carico delle imprese».
Cepollaro rilancia sull’opportunità di individuare una strategia d’intervento diretto: «Il Comune – spiega il giovane del Pd – può e deve mettere sul tavolo un “progetto pilota” capace di interessare l’ambito comunale, ma nel contempo deve essere in grado di proporsi capofila di area vasta includendo altri enti locali del territorio pontino. Dal settore manifatturiero all’ortofrutticolo, dal polo farmaceutico al commercio, dalla consulenza finanziaria alle assicurazioni: la sintesi delle peculiarità socio-economiche di questo territorio permette di inquadrare i caratteri che deve possedere il sistema per la modernizzazione dei processi della macchina organizzativa del Comune, di cui il Suap può essere una struttura essenziale solo se innovato nei termini previsti».