È stata inaugurata questa mattina la nuova scuola materna comunale “Gianni Rodari”, realizzata con fondi europei PLUS sullo scheletro dello stabile ex Pettirosso, in via Alcide De Gasperi. Il taglio del nastro ha visto la presenza, oltre all’Assessore di Pomezia Veronica Filippone e al Sindaco Fabio Fucci, del Presidente della Regione Nicola Zingaretti e dell’Assessore regionale Refrigeri.
“La scuola si compone di tre aule, uno spazio comune per il gioco e le attività di gruppo, una mensa dotata di un locale sporzionamento, servizi igienici per alunni e per il personale di servizio, un ripostiglio e uno spazio all’aperto attrezzato per le attività ludiche dei bambini – fanno sapere dal Comune – L’ingresso principale della scuola affaccia sul parco Giovanni Falcone di via Alcide De Gasperi, raggiungibile attraverso piste ciclabili e pedonali. Inoltre la scuola è dotata di un impianto fotovoltaico che garantirà una fornitura di energia elettrica pari ad almeno 5kW, un impianto solare per la produzione di acqua calda per usi sanitari e un impianto di riciclaggio delle acque grigie”.
«In soli 16 mesi una struttura ex Pettirosso abbandonata da anni – ha detto l’Assessore Veronica Filippone – è stata trasformata in una scuola dell’infanzia comunale che a partire da settembre ospiterà 75 bambini. Abbiamo rispettato i tempi previsti per i lavori e continueremo ad operare, come già fatto in questi due anni, per dare risposte concrete ai cittadini». «Aprire una scuola comunale significa fornire alla cittadinanza intera un servizio importante – ha dichiarato il Sindaco Fabio Fucci – e soprattutto investire sul futuro della Città. Abbiamo voluto intitolare questa scuola a Gianni Rodari, in onore di una vita dedicata ai bambini e all’educazione e ringraziamo le insegnanti oggi presenti per il loro lavoro e per la passione che investono nella crescita dei nostri piccoli concittadini».
«Ringrazio il Presidente Zingaretti e l’Assessore Refrigeri per essere intervenuti in questo giorno importante – ha concluso il Sindaco – Oggi Pomezia è un modello di trasparenza e legalità e per questo merita di essere sostenuta dalle istituzioni sovra-ordinate, come la Regione e lo Stato, perché oggi, a differenza del passato, nella nostra Città c’è la certezza che i soldi pubblici vengono utilizzati per i servizi e le opere destinate alla collettività. Mi auguro che questo spirito di collaborazione possa proseguire nel tempo con maggiore continuità e sui diversi fronti aperti».