Dal variegato popolo no vax che intende tenere il raduno nazionale a Rocca di Papa il 10, 11 e 12 febbraio nonostante il divieto esplicito del Prefetto, arrivano ora anche minacce esplicite contro la senatrice Elena Fattori di Genzano, lo comunica lei stessa. ““Marceremo su Roma” anzi sui Pratoni – spiega la senatrice Fattori – così dicono gli organizzatori del raduno no vax capitanati da quel Nicola Franzoni noto per aver esultato alla morte di Sassoli e membro di un movimento di estrema destra.
Non li ferma, a loro dire, nemmeno il divieto del Prefetto. Comunque presidieranno i Pratoni del Vivaro (11-13 febbraio) per poi marciare su Roma. Magari alla fine saranno solo fumo, ma dopo i fatti della CIGL non c’è da fidarsi. Io ho ricevuto anche delle intimidazioni, a seguito della mia interrogazione alla quale non ho ricevuto risposta (https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=18&id=1331008 ), che ho prontamente segnalato al Prefetto stesso. Con la scusa della vessazione, fanno i vessatori. Con la scusa della mancanza di democrazia, fanno i fascisti sovversivi. Minacciano e assaltano le istituzioni, ossia fanno esattamente ciò per cui dicono di combattere. Sono essi stessi prigionieri della loro violenza e strumentalizzano ogni cosa pur di giustificare la loro esistenza.
Rimangono dei teppisti, delle persone che non hanno rispetto per nulla e per nessuno, né per un luogo ad altro pregio ambientale, né per le istituzioni che si sentono di poter minacciare rimanendo impuniti, né per gli altri cittadini che hanno diritto a non vedersi invasi da tali orde”.
Non li ferma, a loro dire, nemmeno il divieto del Prefetto. Comunque presidieranno i Pratoni del Vivaro (11-13 febbraio) per poi marciare su Roma. Magari alla fine saranno solo fumo, ma dopo i fatti della CIGL non c’è da fidarsi. Io ho ricevuto anche delle intimidazioni, a seguito della mia interrogazione alla quale non ho ricevuto risposta (https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=18&id=1331008 ), che ho prontamente segnalato al Prefetto stesso. Con la scusa della vessazione, fanno i vessatori. Con la scusa della mancanza di democrazia, fanno i fascisti sovversivi. Minacciano e assaltano le istituzioni, ossia fanno esattamente ciò per cui dicono di combattere. Sono essi stessi prigionieri della loro violenza e strumentalizzano ogni cosa pur di giustificare la loro esistenza.
Rimangono dei teppisti, delle persone che non hanno rispetto per nulla e per nessuno, né per un luogo ad altro pregio ambientale, né per le istituzioni che si sentono di poter minacciare rimanendo impuniti, né per gli altri cittadini che hanno diritto a non vedersi invasi da tali orde”.
05/02/2022