Relatore, l’architetto Giorgio Muratore, titolare della cattedra di “Storia dell’Arte e dell’Architettura contemporanea” presso la Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza di Roma; condurrà i lavori l’architetto Anna Civita Pieretti. Nel corso del dibattito verranno trattate tematiche legate alla nascita e alle trasformazioni subite negli anni da sei città di Fondazione dell’Agro pontino e romano, Latina, Sabaudia, Pontinia, Aprilia, Pomezia e Guidonia, con una particolare attenzione alla città di Aprilia. Dopo esser stata distrutta dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, la città fu ricostruita fedelmente nel dopoguerra, ma con materiali molto più poveri. Proprio in questo periodo le cortine murarie e di travertino furono sostituite da banale intonaco, con strutture piuttosto deboli. L’immagine romantica e pulita dell’inaugurazione della città, il 29 ottobre 1937, è scomparsa e con essa le torri, un elemento fortemente simbolico della città, che non furono mai ricostruite.
Negli anni ’60-’70, in pieno boom economico, per la mania di rinnovare e modernizzare, iniziarono una serie di demolizioni di edifici di Fondazione che portarono alla distruzione del Municipio e della Casa del Fascio, il primo per far posto a un edificio più “vivibile” per le esigenze di un comune in espansione, l’altro, che occupava il perimetro di Piazza Roma, per motivi ideologici. Il risultato di queste trasformazioni, previste anche nel piano regolatore del ’72, è lo sviluppo disorganico e incoerente di una città, cresciuta troppo velocemente e caoticamente sia dal punto di vista urbanistico che edilizio. Non fa eccezione la parte pubblica, dove l’arredo urbano è inesistente, sono presenti lampioni di diverse fattezze a seconda del progettista intervenuto e dove i marciapiedi del centro storico sono indipendentemente in masselli di colori diversi anche sulla stessa strada.
Non mancherà un accenno al progetto previsto dall’amministrazione comunale per la chiusura del centro storico, alle osservazioni presentate dall’Assinarch e da altre associazioni locali in merito al progetto per il rifacimento di piazza Marconi, temi che verranno trattati nel contesto generale, cercando di capire cosa è successo in altre città come Sabaudia, dove il dibattito sulla trasformazione di una parte del centro storico è stato certamente più intenso.