Sulla bontà della lottizzazione dell’ex fabbrica di mattoni di Pomezia (più conosciuta come ex Tacconi) varata dalla Giunta Zuccalà il Tar del Lazio ha chiamato in causa niente meno che il Ministero delle Infrastrutture e Mobilità. I tecnici ministeriali sono stati incaricati dai giudici amministrativi di rispondere a 7 domande tecniche molto dettagliate. Lo scopo che il Tar intende raggiungere con queste domande è di apprezzare, nel dettaglio, le differenze tra un vecchio progetto di lottizzazione dell’ex fabbrica classe 2016, poi abortito, e quello ‘riesumato’ nel 2020 dall’Amministrazione comunale pentastellata. In sostanza, questo è quanto sì si legge nell’ordinanza (provvisoria) della seconda sezione quater del Tribunale Amministrativo del Lazio, sottoscritta dalla presidente Donatella Scala e Marco Bignami, depositata in Cancelleria il 1° marzo. Un ricorso amministrativo contro la deliberazione di Giunta, lo ricordiamo, è stato depositato mesi fa dall’associazione Latium Vetus di Pomezia, presieduta dall’ingegner Giacomo Castro, insieme ad alcuni cittadini: Federico Gianni, Loredana Gianni, Rodolfo Gianni; tutti rappresentati dagli avvocati Stefano Rossi e Caterina Paone. “È necessario procedere a verificazione – così si legge tra le carte giudiziarie del Tar – e incarica(re) dell’incombenza il Consiglio superiore dei lavori pubblici, incardinato presso il Ministero delle infrastrutture e della mobilità, il cui responsabile, anche a mezzo di delega a funzionario esperto e dotato di competenze attinenti all’edilizia e all’urbanistica, svolgerà gli accertamenti”.
LA NOTA DI LATIUM VETUS
“Il TAR – scrive sui suoi canali social l’associazione Latium Vetus – dispone la verificazione tecnica ad opera del Consiglio superiore dei Lavori pubblici. Lottizzazione ‘ex Tacconi’. #Importantissima #ordinanza del TAR Lazio nel merito del ricorso presentato da Associazione Latium Vetus APS contro la delibera n. 47/2020 e la determina n. 1167/2020, con le quali il COMUNE DI POMEZIA HA RIESUMATO, dopo l’annullamento del 2016, la maxi-lottizzazione ‘ex Tacconi’ di 140.000 metri cubi di cemento per l’insediamento di 1700 nuovi abitanti in piena area agricola, in località Campo Selva, tra #Pomezia e #Torvajanica. Con l’ordinanza num. 02409 del 01 marzo 2022, il Tribunale amministrativo ha disposto una #VERIFICAZIONE #TECNICA del progetto urbanistico da parte del CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI, supremo organo di consulenza tecnica del Ministero delle infrastrutture e della mobilità. Questo nel dettaglio. Il TAR Lazio, riconoscendo tacitamente la piena legittimazione dei ricorrenti, si è rivolto all’organo tecnico dell’amministrazione centrale, sottoponendo a verifica tecnica #SETTE #PUNTI individuati proprio tra i motivi del ricorso, con i quali l’Associazione Latium Vetus aveva censurato, sia per profili di merito che procedurali, il programma urbanistico, riportato in vita dall’amministrazione pentastellata del Comune di Pomezia. 𝗟𝗮 𝘀𝗼𝗱𝗱𝗶𝘀𝗳𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗟𝗮𝘁𝗶𝘂𝗺 𝗩𝗲𝘁𝘂𝘀. “Il collegio giudicante del Tribunale amministrativo” dichiara Giacomo Castro, Presidente di Ass. Latium Vetus, “ha richiesto la consulenza del massimo organo tecnico dell’amministrazione nazionale su sette punti, assolutamente oggettivi, intorno ai quali, a nostro avviso, si consuma la totale illegittimità dell’operato del Comune. L’ente locale, infatti, come da noi denunciato fin dal principio, ha riportato in vita nel 2020 il piano lottizzatorio, nonostante il permanere dei motivi ostativi che avevano portato all’annullamento del 2016. Tra i tanti punti da noi evidenziati, emerge soprattutto quella che per noi è stata l’indebita applicazione della legislazione regionale circa la variante urbanistica – che l’amministrazione comunale ha qualificato come ‘non sostanziale’! In realtà, questo nuovo progetto urbanistico risulta essere decisamente impattante per il territorio, sia in termini di traffico, che di problemi sociali e consumo di suolo, e rischia di deturpare e stravolgere per sempre una vasta area del territorio di Pomezia, dove sono presenti ancora forti elementi di pregio. Siamo molto soddisfatti che il TAR voglia #vederci #chiaro!”. #Apprezzamento anche da parte del legale di Associazione Latium Vetus. “Il TAR” – dichiara l’avvocato Stefano Rossi – “disponendo la verificazione, ha dimostrato di ritenere “potenzialmente” accoglibili i motivi di ricorso da noi formulati. Ecco quindi la necessità di procedere con un accertamento, ad opera del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, fra la corrispondenza dei dati tecnici da noi rappresentati, lo stato dei luoghi e le previsioni del progetto urbanistico. Qualora la verifica dei dati oggettivi avesse esito positivo, ciò comporterebbe l’inevitabile accoglimento del ricorso e l’annullamento dell’intero piano lottizzatorio! Siamo #fiduciosi.” Il Consiglio superiore dei lavori pubblici dovrà consegnare la propria relazione entro il prossimo 1° settembre 2022. L’udienza al TAR, invece, è stata aggiornata al prossimo 15 novembre 2022. Vi terremo costantemente informati”.