RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Vengo a scrivere presso la vostra redazione per un fatto a dir poco vergognoso successo qualche giorno fa a mia madre (donna di 87 anni) che come sempre si è recata presso il bar di fiducia ad Aprilia a fare la sua consueta colazione.
Mia madre è una donna energica, vivace, attiva e vaccinata già alla terza dose che purtroppo non è molto tecnologica avendo i suoi anni e non avendo neanche intenzione di imparare, ma come non darle torto.
Spiego l’episodio increscioso e vergognoso successole qualche giorno fa quando si è recata a fare colazione nel suo bar preferito che spero non lo sia più.
Ripeto, persona di una certa età conosciuta all’interno del bar dalle ragazze cameriere che sempre la salutano e la conoscono in cambio di un sorriso, una parola, una chiacchierata veloce, insomma va alla cassa per pagare il suo solito cappuccino e cannolo alla crema ma purtroppo il suo telefono è scarico e dimenticandosi di caricarlo ovviamente risulta “senza green pass”. Sicché la cameriera (la stessa che la conosce tra l’altro con la quale ci scambia una battuta a seconda del tavolo che le tocca) e non la direttrice la invita ad andarsene via e lasciare il locale neanche fosse un’appestata mortale.
Mi madre ci rimase talmente male che Le chiese indietro i suoi 3 euro (circa) per la consumazione non ottenuta o un buono da riutlizzare e la cameriera rispose che neanche poteva stare dentro al locale in caso da asporto e i soldi non poteva restituirglieli in quanto ormai battuto lo scontrino.
Ma la cosa ancor più grave è che non solo la cameriera ha umiliato davanti a tutti una povera donna anziana ma, al suo soccorso, si è presentato un ragazzo con la barba che ci ha messo il carico dicendole davanti a tutti e a voce alta “le regole vanno rispettate, qui non accettiamo i furbi”.
(…) Io sono il primo a dire che le regole se ci sono vanno rispettate ma tu, vigliacco, come ti permetti di alzare la voce ad una donna (che poteva essere la madre di chiunque) solo per sentirti importante davanti gli altri clienti.
E a te proprietario che hai rifiutato di ridare i 3 euro a una donna perché è la tua policy? Non ho parole, anzi una: complimenti.
(lettera firmata)