Arresti domiciliari confermati sia l’ex sindaca di Sabaudia, Giada Gervasi, che per l’ex consigliere comunale di maggioranza Sandro Dapit, l’ex assessore Innocenzo Angelo D’Erme e il manager Luigi Manzo. Annullata invece la misura cautelare per l’ex direttore del Parco Nazionale del Circeo, Paolo Cassola, che è stato rimesso in libertà. Queste le decisioni del Tribunale del Riesame sui principali indagati nell’inchiesta “Dune”, che ha anche portato alla caduta anticipata della giunta civica. Tengono così le accuse sia per quanto riguarda l’ipotesi di gestione illecita delle gettonatissime spiagge, dove secondo gli inquirenti gli amministratori pubblici non avrebbero adottato provvedimenti di revoca di fronte ad abusi, mancato pagamento dei canoni demaniali e irregolarità di vario tipo, pur di mantenere il consenso elettorale, e sull’ipotesi di appalti pilotati per la tappa della coppa del mondo di canottaggio, con un giro d’affari di circa un milione di euro. Lo stesso Riesame ha poi sostanzialmente confermato anche le accuse mosse dagli inquirenti ad alcuni carabinieri forestali, mentre sembra ridimensionarsi l’ipotesi di turbativa d’asta relativa ad alcuni affidamenti fatti dall’Ente Parco. Le indagini vanno intanto avanti a ritmi serrati e i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Latina stanno acquisendo una montagna di documenti e prendendo a verbale un alto numero di persone.
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