Vincenzo Albanesi raggiunge un traguardo storico nel Fit Tpra, il circuito italiano di tennis amatoriale ma che funziona esattamente come quello professionistico.
Con la vittoria del Master Regionale di doppio maschile in coppia con Lucio Sangermano del Road to Rome al Salaria Sporting Center, che lì porterà alle finali nazionali al Foro Italico a maggio, l’atleta 53enne di Aprilia legato ad Anzio e Nettuno agguanta la vittoria numero 100 nel circuito Tpra.
Le statistiche di Albanesi sul sito del Tpra sono incredibili: 100 vittorie, con una media imbarazzante vinci un torneo ogni 2 tornei e mezzo disputati, un power (che indica il livello di gioco nel singolo) singolo di 93 e nel doppio 90 su 100; All Star da 2 anni, è stato numero 1 in singolo d’Italia per svariati mesi, ha disputato la finale del master Nazionale a Brescia, ha vinto due titoli regionali di due circuiti importanti nel Tpra come il Gazzetta dello Sport ed il Road to Rome, è il numero 1 attuale d’Italia nelle classifiche di doppio.
Un risultato eccezionale, la migliore media tornei e vittorie in Italia sia nei tornei di singolo che nei tornei di doppio maschile. Uno dei giocatori più completi del panorama tennistico Fit Tpra.
«Vincere 100 tornei a qualsiasi livello è difficilissimo, è la passione e la voglia di mettersi in gioco che fa la differenza – racconta Vincenzo – praticamente con poco allenamento ma con un braccio che ancora va alla grande, sto ottenendo vittorie importanti anche nel doppio, il singolo l’ho accantonato perché non sto bene fisicamente, le ginocchia danno dolore e i recuperi sono più lenti, mentre nel doppio ancora dico la mia alla grande ed in coppia con un amico, un tennista vero e una brava persona come Lucio Sangermano di Latina rendiamo cara la pelle e non molliamo mai».
La coppia di doppio è nata casualmente: «Siamo due singolaristi molto bravi, poi per acciacchi vari è capitato di giocare qualche torneo di doppio insieme, ci siamo trovati, ci completiamo e soprattutto ci divertiamo, chiaro è che le vittorie aiutano ad andare avanti».
Nonostante i grandi risultati, ciò che spinge Albanesi è la sua voglia di divertirsi: «Nel momento in cui dovessi non divertirmi più, lascerei il Tpra: sono molto sereno, la prima cosa è la salute, se stai bene fisicamente e ti diverti è giusto continuare. Nel doppio si fatica di meno».
«In questi anni di competizioni ho conosciuto molte persone, tutte appassionate del tennis, fino a due anni fa avevamo creato un bel gruppo sul litorale, eravamo affiatati e ci divertivamo nel viaggiare, univamo il torneo di tennis alla gita fuori porta, a belle mangiate con tante risate, abbiamo visitato borghi medievali nella zona di Viterbo e in Umbria, spettacolari. Poi alcune cose non sono andate come avrebbero dovuto, qualcuno si è perso per strada ma fa parte della vita. Le persone a cui tengo molto nel Tpra sono gli amici dell’Impero Albanesi da Patrizio Piccioni a Roberto Bellani fino ad arrivare ad Andrea Eustachi e Pierfrancesco Di Fazio. Ce ne sono anche tanti altri di amici, però con questi “gladiatori” ho condiviso tante belle avventure indimenticabili. Un ringraziamento speciale – conclude – va alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto in questi anni».