Obiettivo dell’intesa è quello di rafforzare gli strumenti di prevenzione antimafia, soprattutto in un momento segnato dalla ripresa dall’emergenza Covid, durante il quale c’è un rischio ancora più alto di possibili infiltrazioni di associazioni criminali nell’ambito dell’economia legale.
APPALTI PUBBLICI
Per quanto riguarda gli appalti pubblici, le concessioni di lavori e di servizi e forniture, il Protocollo prevede, innanzitutto, un abbassamento delle soglie per l’assoggettamento di tali contratti all’informazione antimafia. Con riferimento ai cosiddetti “settori sensibili” (trasporto di materiali a discarica, trasporto e smaltimento di rifiuti per conto di terzi ecc.) l’Intesa prevede una disciplina specifica che garantisca la sussistenza del presupposto dell’iscrizione dell’impresa appaltatrice nella white list, ai fini del rilascio della documentazione antimafia liberatoria.
LOTTIZZAZIONI
In merito al settore dell’edilizia e dell’urbanistica, saranno sottoposte a controllo le convenzioni di lottizzazione: soggetti privati che cedono al Comune aree del territorio da destinare ad uso pubblico, dopo avervi realizzato opere di urbanizzazione primaria e secondaria, il cui valore viene defalcato dagli oneri che i privati sono tenuti a corrispondere al Comune per il rilascio dei permessi a costruire. Le convenzioni possono rappresentare, visti gli interessi che vengono in gioco e la potenziale incidenza sul tessuto urbano, un adeguato terreno di infiltrazioni criminali.
COMMERCIO “A RISCHIO”
Un ulteriore campo di interesse delle organizzazioni criminali è rappresentato dalle attività commerciali. A tale riguardo, sono stati individuati alcuni settori di intervento ritenuti maggiormente “a rischio”, quali le attività di ristorazione, le attività ricettive, quelle relative alla balneazione, gli esercizi di pubblico spettacolo, le sale gioco e le sale scommesse, per i quali il Comune comunicherà all’impresa richiedente, all’atto della presentazione della Scia o di altra istanza autorizzatoria, la sottoposizione alle verifiche antimafia.
«Costruiamo percorsi di legalità cristallini, in grado di fornire garanzie e certezze per la nostra comunità», ha spiegato il sindaco Damiano Coletta.
«La crisi di liquidità – ha aggiunto il prefetto – potrebbe aprire spazio all’ingresso di capitali provenienti da attività illegali nei settori dei lavori pubblici, dell’edilizia e dell’urbanistica, nonché in quello turistico e delle attività ricettive in genere, comprese quelle di ristorazione e di intrattenimento», aggiunge il prefetto. «Per questo andiamo a rafforzare e rendere ancora più incisiva l’attività di prevenzione dei tentativi di infiltrazione nell’economia legale».