“C’è una discussione in corso – ha aggiunto il ministro – che sto favorendo soprattutto a livello europeo perché non ci siano decisioni divergenti tra i diversi Paesi europei su una quarta dose per la popolazione più fragile. Stiamo dunque parlando non solo degli immunocompromessi, per i quali la quarta dose si può già fare, è già raccomandata e consigliata, ma anche per le persone più anziane“.
“Quando parliamo di persone più anziane – ha precisato Speranza -, ci sono ipotesi diverse su cui stanno ragionando diversi Paesi: sopra gli 80 anni, sopra i 70, sopra i 75. Ho chiesto alla Commissione europea di darci una indicazione univoca, perché non ha senso che a Berlino si dica 70 anni e a Parigi si dica 80 anni. Siamo ormai una comunità di destino come comunità europea, abbiamo bisogno di fare una scelta condivisa”.
Il ministro della Salute ha specificato ancora: “Voglio però essere chiaro: quando si parla di quarta dose non si parla di quarta dose per tutti. Ma si parla di quarta dose solo per le fasce più fragili, quelle che se incontrano il virus rischiano di pagare un prezzo più alto”.