“L’iniziativa dei partiti e movimenti del centrodestra – recita il comunicato delle opposizioni – si è resa politicamente necessaria a seguito della pubblicazione delle relazioni del servizio Lavori Pubblici del Comune di Latina e dei Revisori dei Conti, in merito alla revoca del finanziamento di 4.246.363.80 euro per la messa in sicurezza e l’adeguamento sismico delle scuole: “Corradini” di Via Amaseno (1.120.785.20 euro); “Giuliano” di Via Cisterna (1. 117.629.60 euro); “Prampolini” di Borgo Podgora (1.121.750.55 euro); “Mazzini” di Borgo S. Michele (886.178.45 euro).
Con Delibera di Giunta approvata venerdì 8 aprile, il Comune di Latina dovrà restituire al Miur il 20% del finanziamento anticipato al Comune, circa 850.000 euro.
Riteniamo doveroso rappresentare alla opinione pubblica ed ai cittadini il nostro sconcerto per l’ennesimo atto di una tragedia amministrativa che dura da ben sei anni”.
LE PAROLE DEL SINDACO
Il sindaco di Latina Damiano Coletta, dal canto suo, ha emesso un comunicato :
“Perdere un finanziamento per un Sindaco e per una comunità è sempre una ferita grave e una grande frustrazione. Per questo si cerca di fare sempre tutto il possibile per evitare che ciò accada. È un argomento che in Anci stiamo affrontando proprio in questi giorni perché il grande impegno del PNRR può mettere a rischio l’esecutività di altre progettualità e perché gran parte dei comuni d’Italia ha questa difficoltà. Quando qualche giorno fa ho incontrato il presidente Anci e Sindaco di Bari Antonio De Caro mi ha detto una cosa purtroppo reale: «Ogni volta che un Comune ottiene un finanziamento è tanto grande la soddisfazione quanto grande il rischio di perderlo».
Nei precedenti 5 anni il Comune di Latina ha ottenuto circa 95 milioni di euro di finanziamenti. Alcuni hanno progettualità molto complesse come, ad esempio, il progetto Upper finanziato dall’UE per 5 milioni di euro. Eppure è stata una grandissima gioia ottenerlo, perché siamo tra le 20 città europee ad essere state premiate. Così come il finanziamento di circa 20 milioni di euro per il Bando Periferie del 2016 per il quale tutti i Comuni d’Italia che lo hanno ottenuto, hanno chiesto più proroghe.
Si fa sempre di tutto per evitare di dover rinunciare anche a un solo centesimo, ma a volte si tratta di fare scelte e individuare priorità. Altrimenti si rischia di perdere molto di più di un progetto e dei fondi ottenuti per realizzarlo. Quali soluzioni stiamo trovando? Innanzitutto ho dato disposizione già da tempo di concentrarsi sui progetti strategici, oltre a quelli che sono già obiettivo PEG. Serve aumentare il personale nel tempo più breve possibile. E, di questo, serve molto più personale tecnico in grado di elaborare e seguire i progetti. Inoltre, appena l’approvazione del bilancio lo consentirà, verrà istituita una figura di coordinamento per i progetti, in essere e futuri, con particolare riguardo al PNRR.
Stiamo gestendo l’amministrazione con tutte le difficoltà di questi ultimi due anni, prima la pandemia, con tutti i disagi socioeconomici, poi la guerra e i rincari energetici. Lavoriamo senza sosta per trovare soluzioni, quasi sempre ci riusciamo, altre volte dobbiamo sforzarci per migliorare ancora. Ma ci mettiamo sempre testa, impegno, passione e senso del bene comune”.
LA REPLICA DELLE OPPOSIZIONI
Siamo rimasti basiti nel leggere le dichiarazioni che il Sindaco Damiano Coletta ha affidato ad un comunicato stampa. Dopo aver perso un finanziamento di 4 milioni di euro – 8 miliardi delle vecchie lire – per la messa in sicurezza e l’adeguamento sismico di quattro plessi scolastici della città, ci saremmo aspettati delle scuse imbarazzate. Anche perché queste somme sono state a disposizione nelle casse comunali per ben 6 anni!
Invece il Sindaco, ancora una volta, dimostra una certa coerenza, ignorando uno dei sentimenti fondamentali dell’essere umano: la vergogna! Abbiamo letto una lunga lista di pretesti, ridicole scuse come il delicato frangente che stiamo attraversando, dalla pandemia alla guerra. Come se i Comuni italiani, di questi tempi, rinunciassero alla costruzione e alla manutenzione delle scuole comunali. Macerata, Firenze, Rieti, Piacenza, Bologna e molti altri comuni italiani stanno costruendo e/o manutenendo scuole attingendo a risorse extragettito provenienti dai numerosi bandi ministeriali ed europei. Caro Sindaco, se non ha voglia di guardare al resto del Paese, prenda esempio dal Comune di Bassiano (1.200 abitanti) dove è in costruzione una nuova scuola da 4 milioni e 700 mila euro.
Queste le parole del Sindaco Coletta: “a volte si tratta di fare delle scelte e individuare priorità”. Dunque la messa in sicurezza, l’adeguamento sismico delle scuole comunali – quindi dei nostri bambini – non costituiscono priorità assoluta per l’amministrazione comunale di Latina? Di più, il Sindaco lamenta la scarsità di risorse umane, soprattutto tecniche, di cui l’Ente dispone. Dimentica di ricordare alla città quanti ingegneri, architetti, dirigenti di grande spessore umano e professionale, hanno lasciato il Comune di Latina preferendo, in qualche caso, persino l’isola di Ponza al Comune Capoluogo. Di più, non ci risulta che il Sindaco e la sua amministrazione abbiano risposto ai bandi per il reclutamento di professionalità aggiuntive per il PNRR. La domanda sorge spontanea: come farà il Comune di Latina, con questi precedenti, a fare del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, una grande occasione di rilancio e crescita per la nostra città?
Nel giro di qualche ora siamo passati dal servizio di “Striscia la Notizia” su Rio Martino a questo imperdonabile ed odioso caso dei 4 milioni di euro destinati alle scuole andati in fumo. Se non ci fosse da piangere per la nostra comunità, sarebbe tutto molto grottesco e ridicolo.
On. Vincenzo Zaccheo
Matilde Celentano – Capogruppo FDI
Massimiliano Carnevale – Capogruppo Lega
Dino Iavarone – Capogruppo Latina nel Cuore