A prima vista potrebbe sembrare una spy-story ma in realtà costituisce solo una ordinaria vicenda di incapacità degli amministratori pubblici. Giovedì 24 settembre i cittadini-residenti di via Saragat, costituiti in un comitato spontaneo, e l’Associazione Voglia di Cambiare di Castel Gandolfo hanno ricevuto una convocazione per un incontro urgente in Comune col sindaco Milvia Monachesi fissato per venerdì 6 ottobre. L’inatteso faccia a faccia servirà a discutere del ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio presentato nei giorni scorsi da 30 famiglie contro il progetto di costruzione di un laboratorio di panificazione privato ampio 125 metri quadrati e dall’ingombro totale di 440 metri cubi di cemento che dovrebbe sorgere nel bel mezzo del parco archeologico Ibernesi. Se il Comune non farà dietrofront, come annunciato a primavera dalla Sindaca Milvia Monachesi, la privata costruzione avrà luogo su un’area che al Catasto risulta di proprietà del Comune da lei guidato. Il parco, situato a due passi dal centro storico e dalla via Appia nuova, è stato inaugurato a maggio scorso grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e l’Associazione Voglia di Cambiare. È caratterizzato dai resti di una villa imperiale che da qui si congiunge fino alla vicinissima Villa dei Papi, distante appena poche centinaia di metri. Eppure, il progetto della società Pane Dom poteva essere facilmente delocalizzato in un’area davvero artigianale, distante tra l’altro appena poche centinaia di metri.
LA VICENDA SI TINGE DI GIALLO
Intanto, in attesa di sapere cosa ha intenzione di proporre ai residenti-ricorrenti il primo-cittadino di Castel Gandolfo, è spuntato fuori un vero e proprio giallo. Difatti, l’ufficiale giudiziario del Tar del Lazio che ha provato a notificare il ricorso alla società Pane Dom, titolare dell’iniziativa imprenditoriale, ha avuto una brutta sorpresa: la società risulterebbe irreperibile nello studio di una commercialista romana in cui invece risulta avere la sede legale e amministrativa. Quindi, per il momento il ricorso è stato notificato solo al sindaco di Castel Gandolfo.
SECONDA FESTA DEL PARCO IBERNESI
Intanto il prossimo 4 ottobre, in concomitanza con la festa dei nonni, si tiene la seconda festa del neonato parco archeologico Ibernesi. Gli ospiti d’eccezione, oltre ai bambini e adolescenti del quartiere, sono gli avvocati ed i tecnici che hanno predisposto il ricorso contro il progetto che spiegheranno ai cittadini i motivi su cui si fondano le ragioni delle famiglie-residenti. Tra i residenti in Castel Gandolfo c’è anche il legale rappresentante della società che vuol realizzare in quel parco il panificio privato. Ma notificare alla sua ditta il ricorso al Tar, sembra diventato impossibile. Insomma, c’è tutto: nomi, cognomi e indirizzi, ma sembra in agguato il solito ‘cavillo di Troia’. Sempre di archeologia si tratta.