“A settembre gli studenti del liceo artistico Paolo Mercuri dovranno tornare in una struttura in muratura. Noi come Centro per Marino abbiamo una proposta da avanzare: riadattare l’ex mercato coperto di largo Oberdan che per più di qualche decennio è stato sede della scuola media annessa proprio all’allora Istituto d’Arte Paolo Mercuri. Una sede spaziosa, degna che ha ospitato quotidianamente più di cento studenti. Ci sono anche i tempi per riqualificare la struttura e renderla fruibile ma non possiamo attendere oltre. Mettiamoci seduti intorno a un tavolo. Maggioranza e opposizione. Parliamone in Consiglio comunale se serve. Troviamo anche, ovviamente, una nuova sede temporanea alle associazioni che attualmente occupano quella struttura, ma per favore non ci mostriamo inerti. Ne va della dignità della nostra città”. Con queste parole Roberto Raparelli, consigliere comunale de Il Centro per Marino torna ad affrontare il grave disagio di cui è protagonista da ormai quasi un anno il liceo artistico, privato della propria sede storica in quanto pericolante. “Non è pensabile che nel 2022 – prosegue Raparelli – si accetti silenziosamente quello che stiamo vedendo ripetersi in successione nella nostra città: studenti di tutte le età che per motivi, competenze e responsabilità diverse, sono costretti a sacrificare i loro standard di vivibilità e a fare scuola nei container. Questa è una realtà che può essere tollerata solo in casi di calamità come il terremoto, non certo perché le strutture finiscono, complice il tempo inesorabile, vittime dell’incuria e della cattiva gestione da parte delle amministrazioni, comunali, provinciali o regionali che siano. Tutto a svantaggio delle nuove generazioni”. “E’ una questione di dignità sulla quale non possiamo ammettere oltre scaricabarile e rimpalli di responsabilità e disonorevoli quanto inutili processioni istituzionali come quelle cui, con un misto tra sconcerto e ironia, abbiamo assistito non più tardi di un mese fa. Servono soluzioni e servono subito” prosegue Raparelli. “Noi come forza civico-politica siamo pronti a mettere in campo la nostra massima collaborazione affinché si arrivi a una soluzione. Mentre non riusciamo in nessun modo a tacere di fronte all’attesa e all’imbarazzo silenzioso e pericoloso cui l’Amministrazione comunale sta esponendo la nostra città”. “Il liceo artistico è un bene prezioso, uno dei pochi ultimi spiragli di vita e apertura al mondo e alle nuove generazioni, che il centro storico non può in alcun modo permettersi di perdere. Sappiamo tristemente bene, d’altra parte, come in Italia non vi sia nulla di più definitivo di ciò che nasce come provvisorio e temporaneo” chiosa il consigliere centrista. “La soluzione ponte che proponiamo, pertanto, salvaguarderebbe la città, l’istituto e rappresenterebbe anche uno stimolo importante per i commercianti del centro storico” afferma ancora Raparelli. “Per questo crediamo che tornare a destinare a scuola una struttura che lo è già stata per molti anni, rappresenterebbe un nuovo punto di partenza che speriamo svegli l’Amministrazione comunale anche su altre questioni, come per esempio proprio la riapertura del dossier Ostello della Gioventù, impropriamente tirato in ballo dal sindaco Cecchi, e soprattutto di nuovo chiuso e abbandonato nel nulla da sette anni ormai, nonostante un affidamento avvenuto per bando”. “Serve una mobilitazione sociale, amministrativa, politica e culturale per far riemergere davvero dal buio la nostra città” conclude il consigliere Raparelli. “Speriamo che il sindaco Cecchi se ne accorga e, come potrebbe e dovrebbe iniziare a fare, provi ad avvalersi anche della buona volontà delle forze di minoranza, dimostrando così di pensare agli interessi e al bene comune di tutta la città e non solo a quelli della sua maggioranza”.
02/05/2022