Si è aperto questa mattina a Velletri il processo per la truffa che ha colpito centinaia di consumatori che, nell’inverno 2018, si sono rivolti alla Doc Pellet del Gruppo Ca.Ox. che ha agito tra Nettuno, Anzio e la zona dei Castelli, per acquistare un prodotto mai consegnato. Ad indagare e trovare i responsabili la Guardia di Finanza di Nettuno. La prima udienza ha registrato un rinvio per un vizio di notifica. Si tornerà in aula il prossimo 24 ottobre, ma nel frattempo prosegue l’azione promossa dall’associazione Codici, in aula per tutelare le vittime.“L’inizio del processo ha riacceso l’attenzione su questa vicenda – dice Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – sono passati degli anni, ma la truffa ha lasciato il segno e poi se ne parla perché, purtroppo, queste vicende si ripetono con una certa frequenza. Proprio in questi giorni siamo stati contattati da diverse vittime. La richiesta è molto semplice: giustizia. C’è una società che vendeva pellet sul web e non spediva la merce. Nessuna risposta sull’ordine effettuato, nessun riferimento dell’azienda all’indirizzo della sede legale a Roma ed alla fine pellet e soldi sono spariti nel nulla. È chiaro che i consumatori devono essere rimborsati ed è quello che chiederemo al processo”. La prossima tappa del processo per la truffa del pellet ci sarà ad ottobre, ma, come detto, è ancora possibile unirsi all’azione promossa da Codici. Per informazioni e adesioni è possibile contattare l’associazione al numero 06.55.71.996 oppure all’indirizzo [email protected].
03/05/2022