La Corte di Cassazione ha ritenuto inammissibile il ricorso di un 30enne di Anzio, condannato per aver spacciato in carcere. Il giovane, con precedenti specifici, era stato condannato per aver ceduto in carcere 13 grammi di cocaina, circa 70 dosi. Il giudice, nel confermare la condanna sottolinea la “palese spregiudicatezza per aver l’indagato posto in essere la condotta criminosa addirittura in stato di detenzione e di indubbia pervicacia criminale, desunta dai numerosissimi e gravi precedenti penali, molti dei quali specifici, ma si limita a sostenere che la sua reclusione all’interno del carcere sarebbe di per sé preclusiva, o comunque renderebbe fortemente improbabile la reiterazione del reato”.
La Corte di Cassazione, nel motivare la decisione, descrive anche il percorso criminale del giovane, di tutto rispetto nonostante l’età. Lo stesso è diventato improvvisamente noto ad Anzio, per aver costretto un giovane che gli aveva rubato qualcosa in auto a girare nudo per la città do Anzio. Una scena registrata in un video poi diffuso in rete. Questo episodio, avvenuto a maggio dello scorso anno, è accaduto ad appena due settimane dal rilascio del giovane: già finito in carcere per lesioni.
La Corte di Cassazione, nel motivare la decisione, descrive anche il percorso criminale del giovane, di tutto rispetto nonostante l’età. Lo stesso è diventato improvvisamente noto ad Anzio, per aver costretto un giovane che gli aveva rubato qualcosa in auto a girare nudo per la città do Anzio. Una scena registrata in un video poi diffuso in rete. Questo episodio, avvenuto a maggio dello scorso anno, è accaduto ad appena due settimane dal rilascio del giovane: già finito in carcere per lesioni.
03/05/2022