Nella zona delle Salzare da lungo tempo vi è il problema degli immobili realizzati sui terreni di uso civico. Su oltre 700 ettari vivono circa tremila persone. Una maxi lottizzazione abusiva, più volte oggetto di indagini e processi, per cui il Comune di Ardea ancora non ha trovato una soluzione. Una sentenza emessa dal Tribunale di Velletri apre però uno spiraglio. Uno degli imputati accusati di occupazione abusiva di suolo pubblico, difeso dall’avvocato Francesco Falco, è infatti stato assolto e la decisione del Tribunale potrebbe diventare un precedente importante per risolvere l’annosa questione delle Salzare.
Nel corso del processo hanno testimoniato anche il sindaco Mario Savarese, gli ex sindaci Luca di Fiori e Carlo Eufemi, e il dirigente comunale Emanuele Calcagni, cercando di ricostrure in aula le vicende storico-giuridiche del comprensorio e i futuri scenari che lo attendono. Il Comune del resto ha preso l’impegno di risolvere la questione delle occupazioni attraverso un iter amministrativo-giuridico, che richiederà l’affrancazione dei terreni, definiti dalla stessa relazione degli agronomi nominati dall’ente locale terreni privati gravati da uso civico. Un passaggio che potrà essere la base per definire le migliaia di pratiche di condono edilizio pendenti presso l’ufficio tecnico del Comune.
La sentenza di assoluzione emessa dal Tribunale di Velletri, davanti al quale a cercare di ricostruire l’intricata vicenda delle Salzare è stato in primis proprio l’avvocato Falco, offre inoltre nuovi scenari interpretativi sulla legittimità delle richieste relative alle indennità di occupazione. Tutto dopo oltre 400 sentenze penali di abusi edilizi passate in giudicato, migliaia di cittadini senza residenza e notevoli problemi igienico-sanitari dovuti alla mancanza di fogne e acqua.