Il comandante Massimo Porrino ha descritto i principali metodi che i criminali utilizzano per entrare in possesso delle informazioni sensibili delle persone (ricerche sui social, osservazione abitudini delle persone), fino ai casi che più frequentemente si leggono sui giornali come la truffa dello specchietto oppure il rappresentante della società telefonica che cerca di entrare in casa per la stipula di contratti.
Alcuni dei presenti era stato vittima di alcune delle truffe descritte dai Carabinieri e ha quindi condiviso con gli altri la brutta esperienza che sarà di lezione per altri. «Si tratta di un percorso di incontri che avevamo iniziato due anni fa circa e che siamo stati costretti ad interrompere a causa del Covid», spiega l’assessore Alessandro Possidoni. «Così come la prevenzione delle malattie, anche la prevenzione delle truffe è possibile soltanto se c’è informazione e formazione alla cittadinanza».