Un detenuto italiano è stato accompagnato dalla Polizia penitenziaria presso l’ospedale di Velletri per essere sottoposto a delle visite mediche. Arrivati nel piazzare antistante al pronto soccorso, il personale sanitario mentre cercava di avviare la procedura del tampone Covid-19, è stato improvvisamente spinto con forza dal detenuto con l’intento di procurarsi una via d’ uscita per darsi alla fuga.
Grazie anche alla grande capacità d’ intervento degli agenti di Polizia penitenziaria, il detenuto è stato immediatamente bloccato e dopo alcune ore calmato. Sul posto era presente come supporto anche una pattuglia dei Carabinieri e una pattuglia della Polizia. Il detenuto è stato comunque sottoposto a tutti gli accertamenti sanitari e riaccompagnato in carcere. Fortunatamente nessuno ha riportato lesioni gravi.
A denunciare il caso è il sindacalista del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Carmine Olanda che da sempre mette alla luce le difficili condizioni in cui lavorano gli Agenti in tutti le Carceri d’Italia.
«Un detenuto in questione – denuncia Olanda – non è la prima volta che manifestava l’intento di scappare ed un atteggiamento aggressivo nei confronti del Personale. Questo particolare detenuto non è facile da gestire. Negli ultimi tempi abbiamo notato un notevole aumento di aggressioni in tutti i Penitenziari. Come sindacato siamo consapevoli che il rischio è compreso nel lavoro dei Poliziotti Penitenziari, ma non possiamo tollerare in nessun modo che il Dipartimento costringa il personale a lavorare sotto organico aumentandone le probabilità con l’aggravante di trovarsi spesso a gestire anche detenuti malati psichiatrici».