Ariccia, la vita e la storia del grande pittore Michelangelo Merisi, detto “Il Caravaggio” viene sviluppata e raccontata in pittura con quadri grandi, colorati e molto dettagliati fino al 22 settembre a Palazzo Chigi. Il percorso artistico è stato inaugurato ieri sera grazie alla mostra dell’artista contemporaneo Guido Venanzoni, che vive e lavora a Ladispoli, dove ha anche una scuola artistica di arti pittoriche . Sono intervenuti all’inaugurazione della splendida mostra, oltre all’artista, accompagnato dalla moglie, il conservatore di Palazzo, architetto Francesco Petrucci, la consigliera delegata alla storica dimora dei Chigi Lory Di Felice, il dirigente comunale Claudio Fortini e la scenografa e creatrice di eventi artistici Alessandra De Angelis. Oltre a molti visitatori ed esperti di arte e cultura che some sempre partecipano agli eventi dell’antica residenza dei principi Chigi.
La mostra è articolata in tre sezioni. Una i grandi quadri che illustrano la vicenda biografica di Caravaggio, con ambientazioni in luoghi reali, tra cui lo stesso Palazzo di Ariccia e il Castello di Palo, ultima tappa documentata dell’artista milanese prima della sua morte avvenuta nel 1610 a Porto Ercole (Grosseto-Toscana) .2) Le composizioni di opere del Caravaggio, interpretate da Venanzoni con il suo stile diretto, semplice e molto dettagliato e colorato. 3) Le composizioni artistiche eseguite dagli allievi dell’artista, volte alla riscoperta delle antiche tecniche pittoriche. In ogni sala vi sono gli splendidi costumi e i vestiti ispirati al Barocco Italiano e al Caravaggio realizzati dal laboratorio artistico “Il Salotto di Cupido” diretto e curato dalla signora Stefania Giacomello, esperta di arti decorative e antichi costumi e abiti
«Una bellissima mostra di quadri, di un grande artista che siamo onorati di ospitare nel nostro sontuoso Palazzo Chigi» ha detto il sindaco di Ariccia Gianluca Staccoli. «Questa ulteriore meta raggiunta dimostra come la location dei Chigi, sia apprezzata a livello nazionale e in tutto il mondo, grazie ai grandi eventi, film, convegni, mostre e iniziative culturali che vi si tengono da molti anni. Tutto questo grazie anche al buon lavoro svolto dall’architetto Francesco Petrucci, conservatore del Palazzo e del suo staff molto professionale e presente». L.S.