Di seguito riportiamo l’intervista completa. Buona lettura.
Presidente, i fatti dell’ultimo consiglio comunale – con i consiglieri di opposizione che si sono recati dai Carabinieri a sporgere denuncia dopo che gli era stato assegnato il pass “Visitatori” – sono dipesi dall’applicazione del nuovo regolamento. Ci spieghi.
Come ogni cosa, al suo nascere, crea problemi. Anche perché in questo caso, a mio parere, non eravamo pronti per applicarlo. Il Sindaco non mi aveva avvisato che sarebbe stato applicato già dal primo Consiglio. Non avevamo ancora i tesserini da consigliere, che sono in fase di preparazione.
Non se lo aspettava.
No, non me lo aspettavo. Si è trattato di una mancanza di comunicazione. In effetti in quei giorni non ho visto il Sindaco. Detto questo, come accade in ogni ente di un certo livello, si entra con un documento o con un badge elettronico. Tutto ciò avviene in funzione della sicurezza sui luoghi di lavoro: all’interno di un edificio, per qualsiasi evenienza, deve essere previsto un numero massimo di persone.
Di quante persone parliamo, per quanto riguarda il Consiglio comunale?
Al massimo al piano superiore possono essere presenti 50 persone, e altre 50 al piano inferiore.
A questo punto sorge qualche criticità. Cosa accade se un consigliere comunale arriva in ritardo e in tutto il piano è stata raggiunta la quota massima? Viene lasciato fuori dal Consiglio o viene fatto uscire qualcun altro?
Ho dato indicazioni per far entrare in aula un massimo di 15 visitatori, tutti gli altri sono già calcolati.
Quindi i consiglieri possono entrare in ogni caso.
Certo. Non possono rimanere fuori. Un consigliere deve poter entrare anche se, per assurdo, quella mattina si è dimenticato il documento. Basta che si faccia riconoscere e registrare.
Basta il riconoscimento a vista o deve fornire un documento?
Può succedere che un consigliere non abbia il documento. In quel caso il Vigile si prende la responsabilità di farlo entrare.
Quindi è responsabilità del Vigile urbano?
Alla fine lo diventa… però è una buona norma applicare delle regole. Quando siamo arrivati questo Comune era sregolato. Ora possiamo fare diversament perché sono stati accorpati gli uffici ed è più facile riuscire ad avere un controllo. Tenga conto che questo regolamento è sorto dalle richieste dei dipendenti comunali: vedersi piombare in qualsiasi momento un consigliere comunale che fa delle richieste non permette di lavorare bene, molti dipendenti si sono lamentati. In Regione, per parlare con un dipendente regionale, i consiglieri devono avere un appuntamento.
In Regione, quando escono, devono compilare un modulo controfirmato in cui dichiarano a che ora sono usciti?
Questo non lo so, so che è previsto all’ingresso.
Tuttavia qui è previsto un modulo da far controfirmare alla fine.
Beh, questo io lo faccio tutti i giorni quando, per il mio lavoro, entro nelle aziende.
Ma le aziende sono private. In un ente pubblico entrano delle persone che hanno ruoli istituzionali.
I ruoli istituzionali sono occasionali.
In realtà durano 5 anni. Vorrei capire, comunque, il motivo del dover indicare l’orario di termine della visita e della controfirma.
Forse secondo la logica che prevede l’appuntamento. Se ho finito di parlare con un dirigente e poi passo dal geometra…dal ragioniere…trascorro una giornata dentro gli uffici.
Quindi serve a controllare il movimento all’interno degli uffici.
No. Torniamo al discorso della richiesta dei dipendenti, quella di non vedersi piombare i consiglieri mentre lavorano.
Cosa accadrebbe se, anche dopo l’orario di termine della visita indicato sul modulo, io continuassi a girare per gli uffici? Un vigile mi porterebbe fuori?
Ma il Vigile non saprebbe a che ora è finito il colloquio. I consiglieri comunali dovrebbero agire con buon senso.
Provocatoriamente, sembra più che altro un metodo che serve a chi ha accesso al registro di sapere per quanto tempo tale consigliere è stato a colloquio con tali dipendenti comunali.
No, serve solo per regolamentare l’accesso agli uffici. Poco tempo fa è successo che un visitatore e un Assessore si sono attaccati.
Però è avvenuto in orario di apertura. Sarebbe potuto succedere anche col nuovo regolamento.
Il discorso che riguarda gli uffici a me interessa marginalmente. Il consigliere può accedere come chiunque altro, solo con più regole rispetto a prima. Non vedo grosse problematiche.
Passando ad altro. Il nuovo regolamento è stato impostato come atto organizzativo degli uffici. Quindi non passerà in Consiglio comunale?
No, non passerà in Consiglio comunale.
Quindi la Giunta decide per i consiglieri.
Decide dell’accesso nelle strutture, anche dei consiglieri.
E secondo lei non è opportuno che questo atto sia votato in assise, visto che (come abbiamo visto) va a toccare anche la dinamica del Consiglio e i consiglieri comunali stessi?
Questa potrebbe essere una proposta. Una prima proposta che potrebbe avanzare anche la minoranza.
Secondo lei se la minoranza avanzasse questa proposta, verrebbe accolta?
Potrebbe portare a una proposta da inserire nel regolamento del Consiglio comunale.
Noi abbiamo detto subito che questo regolamento è migliorabile. Ripeto, l’accesso non può essere vietato al consigliere a prescindere dal regolamento… Come poi è successo con il consigliere Schiumarini, che non aveva il documento.
Però ha messo in difficoltà la persona al gabbiotto. Come dice lei, è entrato sotto la responsabilità del Vigile urbano. Il regolamento vale o non vale?
Per noi deve essere un’eccezione quella dell’entrata senza documento. I Vigili hanno le foto dei consiglieri per riconoscerli, ma deve essere proprio un caso limite.
Passiamo ad altro. Il regolamento non vale per Assessori, Sindaco e Presidente del Consiglio comunale.
Siamo classificati come dipendenti. Siamo sempre presenti, sempre a contatto con gli uffici, e percepiamo uno stipendio. E’ stato quindi escluso nel nostro caso.
Tuttavia in Regione anche gli Assessori entrano col badge.
Io mi auguro di avere la disponibilità per farlo anche qui. Sarebbe l’ottimo per tutti.
Passiamo a quanto avvenuto in Consiglio. Secondo lei è un’immagine che fa bene alla città, vedere passare i punti all’Ordine del Giorno senza discussione, con i consiglieri di minoranza dai Carabinieri a sporgere denuncia?
Non fa bene sicuramente. Questa è stata una scelta della minoranza, che in conferenza dei capigruppo a volte avalla le nostre decisioni; poi in Consiglio si allinea alla legge del più forte ed escono tutti insieme, pur avendo preso il badge. Non è che una strumentalizzazione mirata a dimostrare che questa Amministrazione sta lavorando in modo strano. Inoltre, in aula non hanno detto che stavano andando dai Carabinieri, noi lo siamo venuti a sapere successivamente. Per questo dico che per me è una strumentalizzazione. Noi dobbiamo lavorare, questo Comune ha bisogno di tanti atti. C’è bisogno di mandare avanti la macchina.