La Corte di Appello di Roma ha revocato l’incarico di presidente del seggio elettorale numero 2 del comune di Nemi ad Azzurra Marinelli, poiché moglie di uno dei due candidati a sindaco. La sua candidatura è stata bollata dai giudici come ‘inopportuna’. La Marinelli è decisa però a contestare questa decisione, visto che ha ricoperto la carica di Presidente di seggio a Nemi già in molte passate elezioni, compresa l’ultima dove il marito era candidato consigliere. “Perché – chiede Marinelli – l’opportunità non è stata contestata nelle elezioni del 2017 ed oggi sì?”. “Ho chiesto spiegazioni alla Corte d’Appello – continua Marinelli – sul fatto che alla nomina di Presidente noi firmiamo un documento in cui sono precisamente elencate le cause di incompatibilità. E questa della parentela non c’è”.
Sul documento di nomina a Presidente si legge infatti: “Sono esclusi dalla funzione di Presidente di seggio coloro che alla data delle elezioni hanno compiuto il 70° anno di età, i dipendenti dei Ministeri dell’Interno, delle Comunicazioni e dei Trasporti, gli appartenenti alle Forze armate in servizio, i medici provinciali, gli ufficiali sanitari e i medici condotti, i segretari comunali ed i dipendenti dei comuni addetti o comandati a prestare servizio presso gli uffici comunali; i candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione (art. 23 DPR n. 570/1960)”
La Marinelli fra inoltre notare che Nemi è un paese piccolo, con pochi abitanti, con strette parentele, e che se dovesse passare questo principio per cui non può ricoprire una carica nel seggio elettorale chi è parente di un candidato, sarebbe quasi impossibile trovare scrutatori, segretari e presidenti per costituire un seggio.
Si attende ora la risposta della Corte d’Appello, che dovrebbe esprimersi molto velocemente, visto che mancano solo 2 settimane alla tornata elettorale.