Il funerale si terrà a Campoleone sabato pomeriggio nella chiesa di San Giovanni Battista alle ore 16. Nella sua Campopeone, frazione di Lanuvio, dove viveva da sempre con la famiglia.
De Santis fu sindaco per due mandati tra il 1995 e il 2005 e fece molte opere pubbliche per il paese, uno dei sindaci più amati dalla comunità lanuvina. In precedenza era stato assessore ai lavori pubblici del Comune di Aprilia.
QUANDO MINACCIÒ DI DARSI FUOCO
Nel dicembre 2002 portò a termine anche un eclatante protesta all’interno dell’aula consiliare del comune: minacciò di togliersi la vita dandosi fuoco con una tanica di benzina e un accendino in mano, per protestare contro la legge sul Federalismo che avrebbe portato i piccoli comuni ad avere grandi problemi economici. Lo fece come atto di protesta per far fermare l’approvazione di quella legge in quei giorni proposta dalla Lega di Bossi. Scrisse anche alle più alte cariche dello Stato, la cosa lo preoccupava moltissimo come sindaco di un piccolo comune. L’operazione si concluse con l’intervento della Polizia di Genzano, che dopo ore di trattative sfondò la porta dell’aula consiliare e lo fermò mentre si stava accingendo a portare a termine il suo gesto. Solo dopo alcune settimane riprese le sue attività da sindaco fino al termine del suo mandato. Ne parlarono tutte le testate giornalistiche e tv del mondo.