“ … Una delle zone maggiormente interessate dalla scarsità d’acqua sono i Colli Albani dove, per evitare interruzioni di fornitura idrica, il gestore Acea Ato2 si è rivolto alla Regione per chiedere un incremento del prelievo dalla sorgente del Pertuso, una delle fonti del fiume Aniene, la cui condizione già critica (-60% sulla media 1953-1974) non potrà che ulteriormente aggravarsi…. “ ecco cosa dicono gli osservatori sulle risorse idriche delle Autorità di Distretto territorialmente competenti e di ANBI Nazionale. Si annuncia una estate terribile.
MISURAZIONI DEI LAGHI FAI-DA-TE
La cosa più pittoresca è che la misurazione della perdita di livello dei due laghi è affidata ad un gruppo di volontari locali che con uno antico ma sempre buono strumento “ un metro” misurano la perdita da un pontile lacuale. Nell’ epoca delle osservazioni dal satellite SENTINEL dell’ Agenzia Spaziale Europea con Copernicus e delle tecnologie avanzate nessuno ha ancora trovato quattro soldi per mettere almeno un’asta idrometrica graduata. Che poi si siano perduti milioni di metri cubi di acqua nei laghi dalle olimpiadi del 1960 e che la falda stia con la sua piezometrica sempre più giù e che la perdita reale di un bene idrico, paesaggistico e culturale immenso si avvicina sempre di più, non pare che interessi a nessuno.
IL MANIFESTO D’INTENTI
Ecco che allora con un’azione BOTTOM UP all’inizio di Dicembre 2020 è stato sottoscritto un manifesto di intenti per un “Contratto di Falda Lago Albano Nemi e Fiume Incastro” che vede un gruppo di firmatari tra cui le Autorità di Distretto del’ Appennino Centrale e Meridionale, Il Parco dei Castelli Romani, i comuni di Castel Gandolfo, Albano, Marino, Ariccia, Nemi, Rocca Priora, l’ente Roma Natura, Consorzio di Bonifica, Italia Nostra, Equincontro, AIPIN Lazio, Assonautica Tevere, SIGEA, Ecomuseo Virginiano, Archeoclub Italia, WWF Roma, UniFi, Prof. Franco Medici, Assoc. Lago di Castel Gandolfo, Reseda Onlus e Jemmbuild che, causa covid e altro ha potuto redigere un primo documento propositivo solo in data 20 aprile 2022 per cogliere rapidamente alcuni obiettivi principali:
1) Confermare che la definizione degli indirizzi redazionali sia del quadro conoscitivo che degli interventi azione da inserire nel Programma d’Azione finale che in quello anticipatorio del Contratto, sia prerogativa dell’Assemblea del Contratto per il tramite del Parco dei Castelli Romani (che sembra avere il piano del Parco in dirittura di arrivo) e degli altri stakeholders firmatari il Manifesto di Intenti, quali attori principali cui è affidato anche il compito di supportare politicamente e di collaborare tecnicamente con i soggetti che saranno individuati sia per la progettazione che per l’ attuazione degli interventi;
2) “Valutare di concerto con le Autorità di Bacino Distrettuali, sulla base degli studi pregressi e delle banche dati, nonché del complesso delle conoscenze disponibili, la possibilità di procedere ad un aggiornamento degli studi idrogeologici relativi all’apparato vulcanico dei Colli Albani. Tale azione, se finanziabile, costituirà integrazione dei Piani di Gestione e parte integrante del Programma d’Azione del Contratto di falda-lago”;
3) Individuare ANBI LAZIO e nella fattispecie il Consorzio di Bonifica Litorale Nord quale struttura di riferimento per una pronta progettazione – dalla fattibilità tecnico economica al progetto definitivo all’affidamento e direzione lavori – di alcuni interventi prioritari da individuare entro due mesi da oggi, coerenti con le competenze proprie dei Consorzi (I Consorzi di Bonifica sono una delle istituzioni principali per la realizzazione degli scopi di difesa del suolo, di risanamento delle acque, di fruizione e di gestione del patrimonio idrico per gli usi di razionale sviluppo economico e sociale e di tutela degli assetti ambientali ad essi connessi);
4) Progettare ed installare con la massima urgenza un sistema di monitoraggio e controllo in tempo reale e in tempo differito di rilevamento delle caratteristiche qualitative e quantitative del sistema idrico superficiale e sotterraneo della zona dei laghi di Albano Nemi e del Fiume Incastro e di tutto il reticolo idrografico interessato dagli scambi falda-lago-fiumi;
5) Rivedere e aggiornare le modalità di gestione dei boschi e dell’ acqua dell’area interessata anche sulla base della “Guide to Forest – Water management”, FAO Forestry Paper n.185 del 2021;
6) Riflettere sulle vocazioni e quindi sulle destinazioni prevalenti da ricercare per la fruizione delle aree del lago Albano (più turistico – ricreativa), di Nemi ( più agricolo-produttiva) e del Fiume Incastro (più archeologico-storica);
7) “Elaborare entro la fine del mese di giugno p.v., un primo quadro preliminare di interventi strutturali e non strutturali, coerenti con il sistema della pianificazione vigente, sulla base delle conoscenze disponibili e delle criticità rilevate, di cui sia definita la fattibilità tecnica ed economica, al fine di concorrere a tutte le possibili procedure di finanziamento offerte dal PNRR e dalla nuova programmazione. Tali interventi confluiranno nel Programma d’Azione del Contratto di falda-lago. Nel contempo si procederà con le varie fasi di articolazione del Contratto di falda-lago, con la previsione di redigere entro il mese di settembre p.v. il Quadro Conoscitivo del sistema fisico, ambientale e territoriale in maniera sistemica e multidisciplinare. Infine saranno programmati due o più incontri, da svolgere nello specifico presso il Lago di Nemi e presso la sede dell’Ecomuseo per il Fiume Incastro”.
L’INCONTRO
Abbiamo convocato un incontro sul lago di Nemi presso il Museo delle Navi Romane in data 27 giugno con inizio alle ore 09:30. L’incontrò verterà principalmente sulla individuazione delle situazioni emergenti da aggredire con rapidità, da inserire nel Programma d’Azione preliminare Anticipatorio del Programma finale. Inviteremo anche esponenti della Regione e dei Ministeri competenti per capire cosa vorranno fare da grandi per cercare, se non di impedire, almeno di mitigare la crisi idrica che investe questo territorio, alle porte di Roma capitale d’ Italia .