Condannato a cinque anni e quattro mesi di reclusione il medico di base di Sabaudia accusato di aver redatto un alto numero di ricette false, al fine di far ottenere l’esenzione dal ticket a chi non ne aveva bisogno e farmaci stupefacenti ai braccianti indiani, utilizzati da quest’ultimi per sopportare la fatica del lavoro nei campi e con enormi rischi per la loro salute.
A emettere la sentenza per Sandro Cuccurullo è stato il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mario La Rosa. Il medico, difeso dagli avvocati Fiore e Vittori, ha scelto di farsi giudicare con rito abbreviato, allo stato degli atti, potendo così beneficiare di uno sconto sulla pena, e per lui il Pm Giuseppe Bontempo aveva chiesto sei anni di reclusione.
L’imputato era stato arrestato a maggio dell’anno scorso dai carabinieri del Nas insieme ad altri indagati, che verranno giudicati separatamente. Nel corso di un’inchiesta denominata “No Pain”, coordinata dal procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e dal sostituto Giorgia Orlando, sono stati ipotizzati, a vario titolo, i reati di illecita prescrizione di farmaci ad azione stupefacente, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, frode processuale, falso e truffa ai danni dello Stato.
Le indagini sono partite nell’aprile 2020, nell’ambito di un monitoraggio sulla distribuzione di farmaci ad azione stupefacente, e hanno portato il gip Giuseppe Molfese ad emettere le misure cautelari. Per gli inquirenti, il medico arrestato avrebbe redatto, per finalità non terapeutiche, a favore di 222 assistiti di nazionalità indiana, quasi tutti impegnati nel settore agricolo, circa 1.000 ricette, in larga parte a carico del Servizio sanitario nazionale, per la distribuzione di oltre 1.500 confezioni di un farmaco stupefacente con principio attivo ossicodone. Le ricette contestate in generale al camice bianco, in cui sarebbe stato indicato sempre falsamente il codice di esenzione ticket, sono inoltre ben 3.727, a favore di 891 pazienti, con un danno stimato di oltre 146mila euro.