A distanza di oltre sette anni dalla sentenza di primo grado, la Corte d’Appello di Roma ha fissato il processo per la contestata vendita di Palazzo Key, l’immobile di 13 piani in largo Don Bosco, ridotto da anni a un rudere. I reati sono ormai prescritti, per gli imputati si profila così il proscioglimento, ma il nodo è quello del destino dell’immobile.
Il Tribunale di Latina lo ha confiscato e occorrerà ora vedere se in appello verrà confermata la confisca. In primo grado sono state emesse cinque condanne, tra cui quelle a tre anni di reclusione per Paolo Fontenova, ritenuto l’amministratore di fatto della società Key e il principale artefice della presunta manovra illecita, che avrebbe portato nel 2007 a vendere il palazzo a due milioni e mezzo di euro a una società costituita cinque giorni prima da due pensionati, al fine di far fuori gli altri soci, e a due anni di reclusione, con sospensione della pena, per Paolino Coccato.
20/06/2022