Papà Renato ha tappezzato la città di Latina di “manifesti” e articoli di giornale che riportano la storia di suo figlio Emilio, cardiopatico. In molti angoli della città sono appesi dei cartelli dove è brevemente raccontata la vicenda che vede il bambino intrappolato nelle Filippine. In questi giorni – ci spiega il signor Renato – qualcosa sembra si stia muovendo. L’ufficio anagrafe del Comune di Latina sta aspettando l’ok da parte dell’ambasciata filippina in Italia per poter trascrivere il certificato di paternità e permettere al bambino di tornare in Italia. Senza questo, infatti, Emilio non può avere un passaporto e non può raggiungere l’Italia per avere gratuitamente le cure necessarie a curare la sua complicata patologia. Chissà che uno di questi manifesti non lo legga la persona giusta e lo aiuti a far tornare Emilio in Italia per sottoporsi alle cure della sanità pubblica. “In fondo – spiega Renato – per adesso mio figlio è vivo solo grazie al buon cuore di chi ha ascoltato la mia storia ed ha trovato i fondi per farlo operare. Perché non potrebbe succedere la stessa cosa?”
16/10/2015