«Il sistema della gestione dei rifiuti della Capitale è al collasso, figlio di anni di mancate decisioni e del nulla, in tema di differenziata e impiantistica; a questo si aggiunga l’incendio al TMB di Malagrotta che ha aperto un’ulteriore crepa», spiega il sindaco di Albano Massimiliano Borelli, infuriato perché l’annuncio della riapertura è stato dato da sindaco di Roma e assessore capitolino «senza avere la minima educazione, di avvertire il “padrone della casa” nella quale si è deciso, ancora una volta, di entrare senza bussare». Un modus operandi definito “arrogante, fastidioso e ingiustificabile”: «Dispiace che neanche la Prefettura abbia sentito la necessità di coinvolgerci».
«Stupisce l’assenza di scelte di lungo periodo, mentre prevalgono quelle frettolose, dettate più dalla necessità di fare bella figura e subito, senza alla base studi e ricerche che coinvolgano cittadini e tutti gli Enti interessati», tuona ancora Borelli; «Altre parole suonerebbero inutili, superflue, ridondanti. Resto dell’idea che così Roma non risolverà i suoi problemi. Roncigliano sarà usata, autorizzata da tutti gli Enti per i quali prevale su tutto il principio della pubblica utilità dei romani; noi invece dovremmo subire “zitti e muti”? Ovviamente non sarà così. La buca si esaurirà presto e, magari, si cercheranno ancora altre Roncigliano … sempre e comunque fuori dal GRA».